Il Barolo Sarmassa dei Marchesi di Barolo nasce nella zona di produzione di Sarmassa, esposta a sud-est, su un fianco di collina di buona pendenza. Qui, il terreno ha caratteristiche tipiche dei suoli del periodo Elveziano: prevalentemente calcareo-argilloso molto compatto ed una percentuale di scheletro (sassi) veramente notevole. L’alta presenza di sassi, associata all’argilla, limita la vegetazione del vitigno nebbiolo e predispone le viti a risentire prontamente delle variazioni climatiche, favorendo la perfetta maturazione dei grappoli. La vinificazione di questo Sarmassa prevede una pigiatura e diraspatura per estrarre dalla buccia e dalla zona più esterna dell’acino solo le frazioni più nobili ed aromatiche, una fermentazione, a temperatura controllata, in vasche termo condizionate e una macerazione di 10 giorni, durante i quali vengono effettuati periodici rimontaggi così da permettere al mosto di appropriarsi di tutti gli oligoelementi presenti nelle bucce e di estrarne delicatamente il materiale colorante. La svinatura avviene solo quando tutto lo zucchero si è trasformato in alcol. Successivamente il vino viene travasato in tini di cemento vetrificato, appositamente realizzati con un isolamento in sughero, mantenendo a lungo la temperatura post-fermentativa di circa 22° C. Così la fermentazione malolattica si avvia e si conclude spontaneamente nei due mesi successivi. Il Barolo Sarmassa viene affinato per circa 2 anni in botti di Rovere di Slavonia da 30 e 35 ettolitri e una parte in piccoli fusti, da 225 litri, di Rovere francese caratterizzate da una tostatura medio-forte. Il vigneto ritrova la sua unità con l’assemblaggio nelle tradizionali botti di rovere di grande dimensione e conclude il suo affinamento in bottiglia prima di essere commercializzato. Il Barolo Sarmassa raggiunge la maturità dopo 8 anni dalla vendemmia e il plateau di maturazione è compreso fra i 8 e i 30 anni. Caratteristiche organolettiche Il Barolo Sarmassa dei Marchesi di Barolo presenta alla vista un colore rosso granato deciso. Al naso il profumo risulta intenso con note di rosa di macchia, vaniglia, liquirizia e spezie. Sfumata la resina di pino ed il tabacco. Il sapore in bocca è pieno ed elegante, di buon corpo, con tannino in evidenza. Gradevoli sono lo speziato e la nota boisé che si fondono perfettamente. Abbinamenti e servizio Ottimo abbinamento con tradizionali paste all’uovo langarole, Tajarin e ravioli del plin; arrosti, bolliti, brasati, selvaggina, caprini e formaggi a pasta dura stagionati, servendo il vino alla temperatura di 18°C.
Leggi tutto