Quale vino scegliere per il cenone di Capodanno
Il saluto al vecchio anno è sempre un momento importante, in cui ognuno di noi tira le somme di quanto i mesi appena trascorsi hanno lasciato, di buono e non. L’entusiasmo per l’anno imminente e i mille propositi da mettere in atto rendono la serata di Capodanno particolarmente frizzantina, come le bollicine dei suoi brindisi.
E ogni serata importante deve avere un menu di pari livello con dei vini in abbinamento perfetto. Ipotizzando un menu per il cenone di Capodanno con piatti a base di carne, scopriamo insieme i migliori vini per accompagnare le vostre portate.
I vini da abbinare agli antipasti di Capodanno
Sono solitamente taglieri di salumi e formaggi ad aprire le danze di un cenone di Capodanno, un incipit gustoso che piace sempre a tutti. È importante però scegliere bene il vino da affiancare per valorizzare al meglio le materie prime servite e iniziare col piede giusto.
Come abbinare il vino al tagliere di salumi
La varietà di salumi nostrani da poter servire come antipasto a Capodanno è decisamente ampia, ma alcune caratteristiche gustative comuni ci aiutano nella scelta dell’abbinamento con il vino: grassezza, più o meno pronunciata, sapidità, tendenza al dolce e spiccata aromaticità. Come bilanciare queste caratteristiche? Effervescenza e acidità compensano la grassezza e la tendenza al dolce, per controbilanciare la sapidità è necessaria la morbidezza e, infine, l’aromaticità troverà il suo equilibrio con aromi intensi e di discreta persistenza. Ma entriamo più nel dettaglio dei diversi tipi di salumi che potremo servire nel menu di Capodanno.
Prosciutto crudo e culatello, salumi con profumi delicati, equilibrati all’assaggio per sapidità e tendenza al dolce, ben si sposano con vini eleganti, freschi e sapidi, ma allo stesso tempo ricchi di profumo e con strutture complesse, senza eccedere. Parliamo di vini come il Verdicchio dei Castelli di Jesi, il Colli Orientali del Friuli Sauvignon, l’Alto Adige Chardonnay e il Collio Pinot Grigio. Per chi vuole iniziare il cenone di Capodanno senza rinunciare alle bollicine, bene i Franciacorta Satèn.
Bene i vini rossi morbidi e dai tannini delicati come un Pinot Nero dell’Alto Adige o un Lagrein per accompagnare i salumi affumicati come lo speck. Ma non vanno sottovalutati i profumi di frutta esotica, rose, miele e speziature dolci propri del Gewürztraminer. Scegliamo invece un vino bianco per i taglieri di Capodanno che propongono salumi cotti con aromi pronunciati e una spiccata tendenza al dolce, come il Prosciutto di Praga e la Mortadella che si sposano bene con la Vernaccia di San Gimignano o il Fiano di Avellino, bianchi secchi e freschi, di discreta sapidità e morbidezza.
I crudi stagionati, quali il Salame Milano o il Salame Felino che si distinguono per sapidità, aromaticità e leggera speziatura, vogliono rossi fragranti e talvolta vivaci come il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, Barbera e Bonarda, allegri proprio come la serata di Capodanno. Rossi intensi nei profumi, ma sempre morbidi sono i prescelti invece con la Soppressata Trevigiana, il Salame Finocchiona, la Soppressata di Calabria, la Ciauscolo e la Ventricina di Guilmi.
Infine, i salumi con spiccata grassezza, dolci, aromatici e spesso speziati come il Lardo di Colonnata o quello d’Arnad si sposano bene con uno Champagne o un Trento Doc che, grazie alla loro sapidità, detergono la bocca senza privarla delle dolci e delicate fragranze del lardo.
Vino e taglieri di formaggi
Il tagliere dei formaggi è uno dei più amati dagli italiani, spesso arricchito da miele e marmellata per renderlo ancora più gustoso. Per questo non può mancare sulle tavole addobbate a festa per la sera di Capodanno. L’abbinamento del formaggio con il vino è un particolare sposalizio fortemente influenzato dal gusto personale e, dato l’elevato numero di varianti di entrambi i protagonisti, ogni accostamento risulta un’esperienza quasi irripetibile. Per tale ragione abbiamo dedicato a questo incontro abbiamo l'articolo Abbinamento Vino-Formaggio.
Cenone di Capodanno: i primi di carne tra vini rossi e bianchi
Un cenone di Capodanno che si rispetti prevede, tra gli almeno suoi due primi, lasagne, cannelloni o timballi di pasta. Questi primi piatti si caratterizzano per una consistenza croccante, frutto di una lenta cottura al forno, che vuole accanto a sé vini rossi di medio corpo, anche frizzanti: Nero d’Avola, Syrah o Sangiovese DOC.
Altro primo tipico sono i cappelletti in brodo e in generale le zuppe, indicate in una serata fredda come quella del 31 Dicembre. L’abbinamento di queste pietanze col vino è più complicato proprio a causa dell’alta temperatura del piatto. Per tale ragione il consiglio è quello di non azzardare e di scegliere vini bianchi di medio corpo come un Trebbiano d’Abruzzo DOC o un Frascati DOC, che possono essere serviti sia a temperatura ambiente che freschi.
Non dimentichiamoci della pasta ripiena, spesso preparata in casa e che, forse proprio per questo, è fortemente legata all’identità territoriale. Ravioli e tortellini, culurgiones sardi e schlutzkrapfen trentini: la varietà è ampia ma i sapori ricchi, intensi e persistenti sono comuni e chiamano un vino strutturato. Quindi se il vostro menu di Capodanno prevede ravioli ripieni di carne, la scelta potrebbe essere un calice di Castel del Monte, meglio invece un Collio Sauvignon o uno Chardonnay se il ripieno è a base di ricotta e spinaci. Infine un Gewürztraminer dell’Alto Adige con tutte le paste farcite con verdure, come la zucca e i carciofi.
Pasta sì, ma anche risotti tra i protagonisti delle tavole italiane in occasione del cenone di Capodanno. L’abbinamento riso-vino è spesso facilitato dalla presenza di quest’ultimo nella ricetta: in tal caso la scelta ricadrà sul medesimo vino utilizzato in fase di cottura.
Il risotto agli asparagi, o con altre verdure altrettanto profumate, vuole bianchi dai profumi concordanti come un Sauvignon isontino. Se il riso ha invece un tendenza dolce o il burro, sceglieremo un bianco fresco che possa sgrassare il palato: un trentino Chardonnay o un Colli Piacentini Ortugo. Infine, il risotto alla milanese ben si accompagna con un rosso giovane come la Bonarda o il San Colombano.
Come abbinare il vino alla carne per i secondi di Capodanno
L’abbinamento vino-carne per i secondi presenti nel menu di Capodanno è, se vogliamo, più semplice in quanto non dipende dalla materia prima ma dal tipo di cottura utilizzata.
Se il cenone di Capodanno prevede carni lesse, i vini più indicati sono i rossi, giovani e leggeri, di medio corpo, secchi e briosi: Lambrusco, San Colombano, Freisa, Bonardo o Gragnano. Sceglieremo invece un rosso di medio corpo per le carni stufate che hanno come conduttore di calore non solo il vapore, ma anche il vino, i grassi, i fondi, l’acqua e gli aromi. Torgiano rosso, Montepulciano d’Abruzzo, Rosso Conero, Rosso Piacentino e Chianti i più indicati.
Se si vuole dar gusto al menu di Capodanno non si può non servire il brasato, cottura che esalta i preziosi sughi del condimento e che, per questo, richiede vini di pregio e buona struttura quali il Barolo, il Barbaresco, il Brunello di Montalcino, l’Aglianico, il Cannonau, il Chianti classico e il Taurasi. Altra alternativa è la carne arrosto: anche in questo caso il protagonista è il sugo, ma quello della carne che si cerca di concentrare quanto più possibile il suo interno. Con questa cottura, per usare un calore secco che evita la formazione di una crosta eccessivamente dura, la carne viene unta con liquidi grassi. È perciò opportuno affiancare vini di medio corpo, ma morbidi come la Valpolicella, il Marzemino e il Sangiovese di Romagna.
Chi vuole sfidare il freddo può optare per un piatto conviviale proprio come la serata di Capodanno, ovvero la carne alla griglia che vuole vini rossi secchi e morbidi: Rossese di Dolceacqua, Grignolino, Dolcetto, Chianti d’annata, Cirò. Mentre per chi vuole godersi il cenone e stare poco davanti ai fornelli, il consiglio è quello di optare per le carni bianche che ben si prestano ad una cottura saltata e rapida in grasso caldo, senza altre aggiunte. In questo caso la scelta non può che ricadere su vini morbidi come la Valpolicella, il Lagrein, il Bardolino o il Valdadige Schiava.
Vini per il brindisi di Capodanno
Capodanno, fuochi d’artificio e bollicine! Il benvenuto al nuovo anno è sempre un momento di grande festa e per questo bisogna scegliere un vino brioso come questo momento. Per il brindisi di Capodanno la parola d’ordine è, per l’appunto, bollicine. Quelle di un Prosecco, uno spumante o uno Champagne a seconda del proprio gusto personale.
Il prosecco, vino bianco prodotto con il metodo classico esclusivamente nella zona veneta tra Conegliano e Valdobbiadene, grazie alla sua bassa alcolicità si presta bene al momento del brindisi. Franciacorta, Trento DOC e Valdobbiadene Prosecco per accompagnare il saluto al vecchio anno.
Ma ampia è la scelta anche tra vini spumanti e Champagne, l’importante è brindare al nuovo anno!
Lenticchie e cotechino e.. Lambrusco!
La tradizione vuole che a mezzanotte, subito dopo il brindisi, si mangino lenticchie e cotechino che, secondo la credenza, “portano soldi” nel nuovo anno. Si tratta di una tradizione che associa la forma del legume a quella delle antiche monete, tant’è che anche in passato veniva regalata una sacca di lenticchie per augurare floride entrate economiche per l’anno nuovo.
Trattandosi di una pietanza che lascia particolare untuosità e grassezza al palato, leggermente speziata, per accompagnare lenticchie e cotechino è indicato un vino che sgrassi il palato, con buona acidità, poca alcolicità e che sia corposo. La scelta ricade dunque su vini rossi, giovani e frizzanti. Lenticchie e cotechino trovano la l’altra metà della mela nel Lambrusco, vino profumato e altamente digeribile grazie alla poca alcolicità. Interessanti anche gli accostamenti con il Gutturnio, il Rosso di Montefalco, il Barbera d’Alba, la Bonarda dell’Oltrepò Pavese, la Schiava dell’Alto Adige e il frizzantino Raboso.
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