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Clima delle annate 2016 e 2017 del vino a confronto

29 Settembre 2017
Clima delle annate 2016 e 2017 del vino a confronto
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Da l'Enologo - n°9 Settembre 2017 - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani

L’agricoltura in generale e la viticoltura in particolare, per poter operare con successo, ha bisogno di conoscere in modo preciso l'andamento dei principali fattori climatici (temperatura, umidità e precipitazioni), legato ad un'attenta osservazione nel tempo. Sul territorio italiano esistono un’infinità di stazioni meteorologiche: Assoenologi, tramite le sue sedi territoriali, ci fornisce un confronto del clima dei primi semestri 2016 e 2017 per le relative annate dei vini.

2016: annata favorevole a produzioni di qualità

L’andamento dei primi sei mesi del 2016 sia dal punto di vista termico che pluviometrico si è svolto nella norma. Le condizioni meteorologiche si sono rivelate in complesso favorevoli a produzioni di qualità specie per coloro che hanno saputo gestire in modo efficace la difesa fitosanitaria, rivelatasi particolarmente critica nei mesi di maggio e giugno, anormalmente freddi e piovosi. La tarda primavera (maggio e giugno 2016) si è caratterizzata per piovosità abbondante e temperature in prevalenza inferiori alla norma specie al settentrione. Ciò ha da un lato ridotto l’anticipo fenologico della coltura dando in particolare luogo ad una fioritura molto prolungata e dall’altro ha generato quadri fitopatologici localmente complessi e nei quali le frequenti piogge hanno agito sia stimolando i patogeni sia interferendo con gli interventi di difesa.

Tabella 1. Confronto della media climatica per regione nel I semestre del 2016 e 2017
Tabella 1. Confronto della media climatica per regione nel I semestre del 2016 e 2017
Tabella 2. Confronto della media climatica per regione nel I semestre del 2016 e 2017
Tabella 2. Confronto della media climatica per regione nel I semestre del 2016 e 2017

La terza decade di giugno 2016 ha finalmente visto l’affermarsi di condizioni estive con temperature massime che hanno superato la soglia dei 30°C manifestando anomalie termiche positive da deboli a moderate e che tuttavia nella gran parte dei casi non hanno impensierito la vite, la quale ha potuto proseguire con regolarità la fase di sviluppo del grappolo. Sappiamo poi che dalla seconda metà di luglio e fino a fine agosto le temperature si sono mantenute su valori prossimi alla norma,mentre in settembre le temperature si sono alzate, senza tuttavia mai raggiungere livelli critici per la coltura, favorendo il positivo svolgimento delle fasi di post-invaiatura. La ridotta piovosità che ha caratterizzato settembre al centro-nord e sulle due isole maggiori ha favorito il regolare svolgimento delle operazioni di raccolta. Ciò non si può dire per il meridione peninsulare che a settembre ha goduto di una piovosità abbondante e in molti casi sensibilmente superiore alla norma.

2017: tanta siccità e temperature massime più alte

Passiamo ora ad analizzare l’andamento del primo semestre del 2017. Gennaio 2017 è stato caratterizzato da temperature ovunque molto fredde, accompagnate da abbondanti precipitazioni, anche a carattere nevoso, sul Centro - Sud Italia, soprattutto in Sardegna, e da una sensibile anomalia pluviometrica negativa sul Nord Italia.

Febbraio e marzo 2017 hanno goduto di una piovosità ridotta accompagnata da anomalie termiche positive su gran parte dell’area, il che spiega la ripresa vegetativa della vite in anticipo rispetto alla media degli ultimi 5 anni.

Falò per salvare i vigneti durante le gelate di Aprile 2017
Falò per salvare i vigneti durante le gelate di Aprile 2017

Aprile si è caratterizzato per condizioni termiche e pluviometriche medie prossime alla norma su gran parte del territorio nazionale. Elemento critico di rilievo per molti areali viticoli si è rivelata la gelata tardiva che li ha colpiti fra il 18 e il 21 aprile. Maggio 2017 ha manifestato una piovosità in prevalenza inferiore alla norma e temperature nella norma o lievemente al di sopra della stessa mentre giugno si è caratterizzato per temperature sensibilmente superiori alla norma e piovosità inferiore alla norma specie al Cento e al Sud.

L’anomalia termica di giugno ha determinato un rallentamento del progresso fenologico al Nord. Anche il Centro Italia mostra un andamento nella norma, mentre un moderato anticipo fenologico caratterizza il Sud.

Da l'Enologo - n°9 Settembre 2017 - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani

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