GDO: una grande vetrina per il vino italiano
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Da l'Enologo - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani
Tutto faceva presagire che il 2020 potesse essere un anno importante per il vino italiano sotto il profilo dei fatturati. Ma è arrivato questo Covid che ha sconvolto il mondo intero. Il settore vinicolo ne ha indubbiamente risentito, rallentando la sua corsa, senza fermarla del tutto come altre realtà.
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Se da una parte il settore del'Horeca (Hotellerie Restaurant Cafè, cioè l’industria dei servizi alberghieri e legati alla ristorazione) si è completamente fermato – causando un grosso danno a molte aziende vitivinicole,che hanno già perso irreversibilmente almeno il 30% delle vendite - dall'altro le vendite nella Gdo (Grande Distribuzione Organizzata, come ad esempio i supermercati) e nell'e-commerce sono andate bene.
Ho ritenuto quindi importante rivolgere alcune domande a Daniele Colombo, direttore del settore Wine & Spirit di Esselunga.
D: “Qual è l'importanza del vino nella GDO?”
R: “Con la pandemia di Covid 19 è emerso il ruolo fondamentale della Gdo come canale di distribuzione di beni di prima necessità. Durante il lockdown, infatti, l’intero Paese si è fermato, ad eccezione di pochi servizi tra cui i punti vendita della Gdo.
L’aspetto principale del comparto del vino nella Gdo, al di là delle cifre che il settore sviluppa, è quello di rappresentare una grande vetrina dell’enologia italiana, che non è composta solo da un’esposizione di bottiglie con relativi prezzi e promozioni, ma che racconta la storia di un territorio e delle sue persone, costituendo un importante punto di contatto tra il produttore e il cliente, nonché un’occasione di visibilità per l’azienda vinicola.”
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D: “Quali solo le fasce di prezzo più vendute in Esselunga?”
R: “Non è semplice rispondere a questa domanda e prima di farlo bisogna distinguere tra le diverse tipologie di prodotto: di consumo quotidiano, per le ricorrenze, vino da tavola o Docg.
Certamente abbiamo tutti gli strumenti per poter stabilire verso quali fasce di prezzo i clienti sono più orientati, solitamente le bottiglie tra i 3 e 5 euro, anche se negli ultimi anni abbiamo rilevato notevoli incrementi anche per l’acquisto di vino tra i 5 e gli 8 euro.
Posso quindi confermare che sicuramente c’è un notevole interesse anche per l’acquisto di prodotti di fascia medio/ alta, dovuto alla presenza a scaffale di produttori di qualità, senza dimenticarci che la Gdo non lavora con i margini e i relativi ricarichi dell’Horeca.”
D: “Esselunga sta dando molto spazio anche a etichette importanti. Qual è la risposta dei consumatori e quali sono i criteri di scelta da parte di Esselunga?”
R: “Per Esselunga quella del vino è sempre stata una categoria fondamentale e, dopo la crisi del metanolo a metà degli anni 80, abbiamo iniziato un lungo ma costante lavoro di riqualificazione del comparto, a partire dallo scaffale in legno, struttura che ancora oggi differenzia il vino da tutti gli altri settori all’interno dei nostri punti vendita.
Naturalmente questo è stato possibile grazie alla rete di rapporti che da sempre manteniamo con i produttori: con quelli di lunga data intratteniamo rapporti diretti, tanto che ci forniscono vini ed etichette in esclusiva.
Alla fine degli anni 90 abbiamo iniziato a inserire delle vere e proprie enoteche con sommelier Esselunga all’interno dei punti vendita e oggi ne abbiamo 80. Ed è proprio grazie alla presenza di personale Esselunga dedicato ai clienti, che i produttori di vino hanno iniziato a vederci come una vetrina indispensabile per parlare direttamente ai loro consumatori finali. Nel duemila, inoltre, si aggiunge il canale dell’e-commerce, che da subito propone un vasto assortimento di vini consegnati a domicilio insieme al resto della spesa.
![GDO una grande vetrina per il vino italiano](/sites/default/files/GDO-Fig1.jpg)
Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti finora, ma guardiamo al futuro consapevoli che tutto è migliorabile, con l’obiettivo di cogliere i segnali che ci restituisce il cliente, sempre alla ricerca della qualità al giusto prezzo e di modalità di acquisto veloci e facilmente accessibili.”
D: “Qual è il futuro della Gdo nel vino secondo Lei?”
R: “Le vendite in questi primi cinque mesi dell’anno, in linea con tutto il canale della grande distribuzione, sono andate bene. Si sono riscontrate velocità differenti tra le diverse insegne e zone d’Italia e differenti andamenti a seconda dei canali, ad esempio i negozi di vicinato hanno ritrovato un andamento positivo a discapito degli ipermercati.
Dobbiamo pertanto guardare al prossimo futuro con moderato ottimismo, auspicando una chiusura dell’anno con segno positivo, in generale per la Gdo e in particolare per il nostro amato vino.”
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