Tu sei qui

Vino in polvere e Chianti ai mirtilli: oltre 15.000 frodi

31 Ottobre 2019
Vino in polvere e Chianti ai mirtilli: oltre 15.000 frodi
5
5 / 5 (su 5 voti)

Dal kit per il Chianti in polvere al Chianti al mirtillo rosso: queste sono solo due esempi di truffe presenti sul web ai danni del Consorzio Vino Chianti.

Per far fronte a tutto ciò, il Consorzio Vino Chianti si è dovuto affidare ad un'agenzia specializzata con lo scopo di ricercare i truffatori sul web e neutralizzare tutte le truffe e le etichette contraffatte che propongono ai consumatori. Scopriamo di più su questa vicenda.

Le frodi sul vino Chianti

Fin dai primi mesi del 2019, come si può leggere in una nota del Consorzio Vino Chianti, l'azienda Griffeshield specializzata in nuove tecnologie informatiche a supporto delle medie e grandi aziende internazionali, è riuscita a scovare ben 15.600 minacce relative al marchio Chianti, di cui 10.700 sono già state rimosse. Tali truffe vengono sponsorizzate e proposte ai consumatori principalmente sui siti web dedicati al marchio Chianti, tra cui talian Chianti style, Original Chianti, Vintners Reserve Chianti e World Vineyard Italian Chianti e non solo: anche sui principali marketplaces come e-Bay e Amazon è possibile trovare tali tipologie di truffe.

Alla fine del terzo trimestre del 2019, l'azienda Griffeshield ha rilevato e neutralizzato ben 4.852 nuovi tentativi di frode. Nonostante ciò, rispetto all'inizio del 2018, i dati relativi alle truffe del marchio Chianti sembrano essere abbastanza positivi: nel primo semestre del 2018 infatti erano state rilevate circa 71.891 potenziali minacce. Dopo ben due anni di monitoraggio e di azioni intraprese per smascherare questi tentativi di frode, il numero totale di violazioni rilevate sul web è arrivato a 15.638.

vino chianti
Nel 2019 sono state rilevate circa 15.638 frodi sul vino Chianti

Queste truffe, per la maggior parte dei casi, sono tutt'al più violazioni del marchio Chianti e vendite di vini ed etichette Chianti contraffatti, come lo sono ad esempio i wine kit, ovvero dei preparati chimici in polvere per fare realizzare il vino rosso Chianti in casa al costo di un euro a bottiglia.

I wine kit rappresentano infatti il tentativo di frode principale: sono state individuate e neutralizzate infatti ben 6.000 truffe di questo genere. A queste si aggiungono inoltre oltre 3.000 casi di vini Chianti falsi e poco meno di 2.000 violazioni del marchio Chianti realizzate attraverso la commercializzazione di etichette contraffatte.

Il commento di Busi in merito alle frodi sul vino Chianti

Giovanni Busi, il presidente del Consorzio Vino Chianti, ha affermato che: "Nel 2019 le violazioni individuate sono state un terzo rispetto all'anno precedente. Un netto calo, segno che il lavoro funziona. Ma è un dato che non ci permette di rilassarci: il lavoro di tutela del nostro brand e delle nostre aziende deve continuare in modo serrato e determinato perché i danni che queste truffe provocano sono milionari".

I frodatori più difficili da individuare sono quelli che provengono dagli Stati Uniti. Quì infatti, il tasso di successo delle attività volte alla rimozione dei vini Chianti falsi e delle etichette Chianti contraffatte è pari soltanto al 78%, dato che testimonia infatti una scarsa volontà di collaborazione. Anche nel Regno Unito, mercato principale del wine kit, la percentuale di successo di tali attività si ferma al 91%, non dimostrando una piena collaborazione nello smascherare questi tentativi di frode.

La Cina invece rappresenta il mercato in cui la percentuale di successo è pari al 100% e ciò significa che tutte le rimozioni dei prodotti contraffatti e le operazioni volti a smascherare tali tentativi di truffe vanno tutte a buon fine.

Giovanni Busi
Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti

"E' uno sforzo enorme che ci permette di eliminare la stragrande maggioranza delle violazioni e frodi che danneggiano il marchio Chianti nel mondo.  Queste azioni hanno lo scopo di aumentare la pressione e quindi il rischio di incorrere in cause legali,  educando la rete di vendita online a rispettare il marchio Chianti e soprattutto i diritti dei produttori dell’autentico vino Chianti" conclude Giovanni Busi.

Ti è piaciuto questo articolo? Votalo!

Se l'articolo ti è piaciuto, metti le 5 stelline!

Altri articoli simili a "Vino in polvere e Chianti ai mirtilli: oltre 15.000 frodi"

I commenti dei nostri lettori

Aggiungi un commento