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Quando il cibo non è amico

29 Luglio 2016
Quando il cibo non è amico
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Da tempo è accertato che il cancro è il risultato della combinazione di alterazioni genetiche e stimolazioni ambientali. Tra queste, hanno un ruolo di primo piano ciò che mangiamo e le modifiche metaboliche che ciò che mangiamo possono indurre nel nostro organismo.

Le attuali abitudini alimentari comportano che quotidianamente ingeriamo cibi addizionati di zuccheri, grassi saturi, sale. Lo squilibrio metabolico che tali costituenti nutritivi determinano e le reazioni a esso collegate sono i principali responsabili di un fenomeno che si è nel tempo sempre più diffuso: lo stress ossidativo, cioè la presenza nel nostro corpo di quantità elevate di radicali liberi. In tutti gli organismi viventi e, in particolare, nell’uomo, esiste un delicato equilibrio fra la produzione e l’eliminazione dei radicali liberi. Infrangerlo provoca lesioni cellulari che, se gravi e protratte nel tempo, conducono a una condizione di infiammazione cronica e a un’accelerazione del processo d’invecchiamento cellulare. L’esito finale è l’insorgenza di svariate malattie, tra le quali, appunto, il cancro.

Un secondo aspetto di pari importanza nella genesi di malattie è rappresentato dal fatto che in generale mangiamo troppo, assumendo un numero di calorie che non riusciamo a smaltire e che pertanto accumuliamo sotto forma di grasso di deposito, avviando quel processo che porta al sovrappeso, all’obesità e a tutte le conseguenze che tale patologia può determinare. L’obesità, infatti, è associata all’aumento del rischio di contrarre numerosi tumori attraverso vari meccanismi: il tessuto adiposo produce enormi quantità di estrogeni, di insulina, di IGF-1 e di adipochine come la leptina, che sembra promuovere la proliferazione cellulare, ha effetti su alcuni regolatori della crescita tumorale e mantiene uno stato di infiammazione cronica alla base sia della produzione dei radicali liberi sia di altri meccanismi di iniziazione neoplastica.

In definitiva, il quadro è che non solo mangiamo male, ma mangiamo troppo, e questi due elementi hanno portato alla conclusione che, secondo una stima confermata anche dal National Cancer Institute, circa il 35% dei tumori è di derivazione alimentare.

Si ringrazia Chiara Manzi www.nutrizioneincucina.it

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