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L’export italiano di vino: primo semestre 2018

14 Novembre 2018
L’export italiano di vino: primo semestre 2018
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Da l'Enologo -   - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani

Nei primi sei mesi del 2018 l’ export nazionale di vini ha evidenziato dinamiche che meritano una lettura specifica. Da gennaio a giugno 2018, infatti, si è registrata un’evidente contrazione delle spedizioni in volume che si sono fermate a 9,4 milioni di ettolitri di vino: il 10% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato complessivo in valore compensa ampiamente questo andamento facendo segnare un +4,1% che, se confermato nel prosieguo dell’anno, porterebbe a fine anno a 6,25 miliardi di euro.

Export vino italiano: meno quantità ma più valore

Tabella export vino italiano
Importazioni vino italiano per segmento qualitativo

Rispetto allo stesso periodo del 2017 l’export dei nostri vini ha fatto registrare il 10% in meno in quantità a fronte però di un 4,1% in più in valore. Il risultato negativo in termini quantitativi è in larga misura attribuibile ai vini comuni che, nel complesso, hanno perso il 31% ma che, nel caso specifico dei vini sfusi, registra un -43%. Del resto, la minore disponibilità della campagna 2017/2018 ha innescato un notevole aumento dei listini e questo ha indotto gli importatori all’acquisto dello stretto necessario.

In netta ripresa, invece, le Dop ferme che hanno messo a segno un +16% a volume e un +11% a valore, trainate soprattutto dai bianchi (+39% nelle quantità e un +30% nei corrispettivi). Meno brillante, invece, la performance dei rossi che crescono solo dell’1% a valore mentre a volume segnano il passo.

Bene i bianchi Dop nell'export di vino italiano grazie soprattutto al Pinot Grigio

A fare l’andatura nelle Dop bianche sono state le Doc venete, raddoppiate sia in quantità che in valore. Tale risultato, certamente è legato al fatto che il 2018 è il primo anno di export della nuova Doc delle Venezie Pinot Grigio e questo ha chiaramente spostato il baricentro della domanda estera. Ne è una dimostrazione il -18% delle esportazioni di vini Igp, che arriva al -30% sui bianchi fermi in bottiglia, è attribuibile in larga parte proprio alla nuova qualifica del Pinot Grigio del Nord-Est e alle relative scelte vendemmiali dei produttori. A conti fatti, quindi, la somma dei vini Ig (Dop+Igp) ha mostrato nel primo semestre 2018 un arretramento del 2% sul base annua, a fronte di un +4% dei corrispettivi. Altro elemento da non sottovalutare è legato agli spumanti. Continua, infatti, la crescita sia in volume che in valore ma ad un ritmo decisamente più lento rispetto a qualche tempo fa.

Export italiano di vino: in USA crescono le Dop e calano le Igp

Tabella export vino italiano per Paese
Export vino italiano per Paese

Scorrendo la graduatoria dei principali paesi clienti dell’Italia si evidenzia la buona tenuta delle esportazioni italiane negli Stati Uniti grazie al +11% dei vini spumanti (+15% a valore).

Il mercato Usa, stando almeno ai dati del primo semestre, è il classico esempio dell’effetto sostituzione tra Dop Igp descritto precedentemente.

La domanda Usa di vini Dop fermi in bottiglia è, infatti, cresciuta del 36% parallelamente alla flessione delle Igp del 365. Il risultato è che a parità di quantitativi totali importati è solo cambiato il rapporto tra i due segmenti.

Un discorso a parte merita la Germania dove l’export italiano è molto condizionato dal vino sfuso ed è proprio questo il segmento che ha determinato la performance negativa.

Nei primi sei mesi del 2018, infatti, sono stati spediti in Germania 825 mila ettolitri di vino in cisterne, il 38% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017 per corrispettivi scesi del 4%. In deciso aumento, invece, la domanda tedesca di vini spumanti (+38% in volume e +11% in valore) e i vini frizzanti (+7% in volume e +15% in volume).

La flessione della domanda del Regno Unito è maturata in tutti i segmenti, spumanti compresi.

Crescono anche le importazioni di vino italiano soprattutto dalla Spagna

Sul versante passivo della bilancia commerciale si evidenzia una decisa crescita della domanda italiana all’estero. L’import dei primi sei mesi ha superato il milione di ettolitri segnando un incremento del 24% in volume rispetto ai primi sei mesi del 2017, accompagnato dal +18% della spesa.

Determinante è stato l’aumento delle importazioni di vini sfusi (il 78% delle importazioni totali in volume) e degli spumanti, Cava in primo luogo. Ad avvantaggiarsi della maggior domanda italiana è stata in primo luogo la Spagna (+43% in volume e +97% in valore) da cui proviene il 77% del totale importato nel primo semestre 2017.

Da l'Enologo - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani

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