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Dazi USA: sembrano salvi vino e olio italiani

07 Ottobre 2019
Dazi USA: sembrano salvi vino e olio italiani
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Il 18 ottobre scatteranno i dazi Usa su prodotti per 7,5 miliardi di dollari contro l'Unione europea. La notizia ufficiale è stata diffusa dal dipartimento del Commercio statunitense a seguito del verdetto della Wto (Organizzazione Mondiale del Commercio). Con ciò gli Stati Uniti guadagnano il diritto di applicare dazi sui prodotti importati dall'Europa come compensazione per gli aiuti concessi al consorzio aeronautico Airbus.

Ma cosa comporta tutto ciò?

La decisione della Wto sui Dazi USA

L'Organizzazione Mondiale del Commercio ha ufficialmente dato il via libera alle tariffe su beni di importazione dell'UE per 7,5 miliardi di dollari (6,8 miliardi di euro) in rappresaglia per il supporto illegale del blocco europeo ad Airbus. Tale decisione è arrivata in un momento determinante nel contesto della lunga battaglia che si protrae ormai da 15 anni tra Airbus e Boeing presso l'Organizzazione stessa, che minaccia di rendere sempre più tesi i rapporti commerciali tra USA ed Europa.

Tale decisione farà sì che gli Stati Uniti avranno la piena autorizzazione di imporre dazi fino a 7,5 miliardi di Euro, andando a colpire inoltre anche una serie di prodotti in arrivo dall'Unione Europea, tra cui anche l'Italia.

 dazi USA vino
Tra i prodotti dell'UE che potrebbero risentire del provvedimento dei dazi USA ci sono anche i vini francesi

I prodotti che potrebbero essere colpiti dai dazi USA

Quali sono i prodotti Made in Italy che potrebbero risentire di questo provvedimento? All'interno della lista troviamo il pecorino romano, parmigiano reggiano, provolone e prosciutto, su cui potrebbe essere applicata un dazio pari al 25%. Troviamo ancora il whiskey scozzese, i vini francesi, l'Emmental svizzero e la groviera.

Il prosecco e l'olio d'oliva risulterebbero invece salvi. Nell'elenco figurano anche dazi del 10% sugli aerei commerciali.

Prosecco dazi USA
Il prosecco e l'olio d'oliva potrebbero salvarsi dall'applicazione dei dazi USA

Secondo la Coldiretti, il contraccolpo che potrebbe subire l'Italia equivale a "un valore di circa mezzo miliardo di Euro con la presenza nella black list di prodotti come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Pecorino e altri prodotti lattiero caseari, prosciutti di suini non domestici (esclusi DOP), crostacei, molluschi, agrumi, succhi e liquori mentre sono salvi gli elementi base della dieta mediterranea come olio extravergine di oliva, conserve di pomodoro, pasta e vino".

I prosciutti italiani ed il Prosciutto San Daniele rimarrebbero esclusi dai dazi USA, così come anche la mozzarella di bufala. Secondo il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala: "I dazi sono un colpo al sistema delle eccellenze italiane, anche se la mozzarella di bufala campana fortunatamente è stata esclusa dalla lista dei prodotti sottoposti a nuovi dazi".

La preoccupazione di Conte sui dazi USA

Il provvedimento sui dazi USA ha provocato una forte preoccupazione all'interno del versante europeo. Il premier Giuseppe Conte ha commentato così la vicenda:"La decisione del Wto sui dazi è un problema molto serio", ma allo stesso tempo "confido negli Statii Uniti perché prestino attenzione ai nostri prodotti strategici. L'Italia si rende perfettamente conto che c'è una tensione commerciale a livello globale e questo confronto sui dazi fra Stati Uniti e Unione Europea non può non considerare che noi siamo coinvolti come Ue. Confidiamo di ottenere attenzione da parte di un nostro tradizionale alleato, gli Stati Uniti, su quelle che sono alcune delle nostre produzioni che riteniamo strategiche sul piano internazionale".

alimenti dazi USA
I prosciutti italiani DOP e la mozzarella di bufala resterebbero esclusi dai dazi USA

Ma il premier Conte non è stato l'unico ad esprimere la sua preoccupazione. Anche il ministro dell'Economia, Bruno Le Maire, afferma che: "Gli Stati Uniti commetterebbero un errore economico e politico se decidessero di imporre sanzioni tariffarie all'Ue dopo averne ottenuto il diritto dalla Wto nell'ambito del vecchio conflitto tra Boeing e Airbus. Vogliamo ridurre le tensioni ed evitare sanzioni tariffarie che danneggeranno solo le nostre due economie".

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