Una ventata di Sud a Bolgheri
Mare, cipressi, filari, cantine. E poi tanta, tanta luce, quella del sole e quella riflessa dal Tirreno che segna a ovest il confine di questo territorio. La denominazione è Bolgheri, il comune è Castagneto Carducci, definito a est da un susseguirsi di colline che creano un anfiteatro, quasi a protezione di questa enclave toscana.
È il magico mondo di Bolgheri: magico innanzitutto per la bellezza del luogo, qualche decennio fa ancora latifondo quasi selvaggio di proprietà dei della Gherardesca, oggi ordinato susseguirsi di aziende segnato qua e là da edifici rurali. Magico per aver rivelato nel giro di pochissimo tempo una così esemplare vocazione al blend bordolese da diventare uno dei vini italiani più blasonati, uno dei territori vitivinicoli più celebrati ben oltre i confini nazionali.
La Campania approda a Bolgheri
In questo contesto magico, Feudi di San Gregorio, azienda campana simbolo del rinascimento enologico del Sud, ha deciso di confrontarsi con un “luogo – mito” e con tradizioni viticole del tutto nuove, per andare oltre il Sud e puntare dritto al cuore di uno dei territori più titolati d’Italia, dove vuole portare il know–how di Feudi di San Gregorio assieme a una ventata di freschezza e libertà.
Nasce così, nei pressi della strada provinciale Bolgherese, la cantina “Campo alle Comete”, nuova stella del firmamento di Feudi di San Gregorio. Il presidente Antonio Capaldo ha acquistato la cantina e i suoi vigneti nel febbraio 2016 con l’intento di portare ancora una volta la filosofia produttiva di Feudi di San Gregorio – fatta di intuizione, esperienza e rispetto – fuori dalla Campania.
“Il nostro intento” racconta Antonio Capaldo “è confrontarci con varietà internazionali, che nell’esperienza di Feudi di San Gregorio abbiamo relativamente seguito a vantaggio dei vitigni autoctoni, e approfondire il nostro bagaglio di esperienze tecniche e umane. Il filo rosso è – come sempre, e a Bolgheri ancora di più grazie all'ispirazione degli straordinari produttori che ne hanno costruito il successo – il massimo rispetto del terroir e l’individuazione delle migliori sinergie tra suoli, microclima e varietà. Speriamo di saper contribuire allo sviluppo futuro di questo straordinario territorio".
Visita alla cantina Campo alle Comete di Feudi di San Gregorio
Tutti i 15 ettari di vigne di Campo alle Comete sono iscritti alla Doc Bolgheri, gli impianti più vecchi risalgono al 1993 mentre gli ultimi interventi sono del 2007, con densità che oscillano tra le 6.500 e le 7.500 piante a ettaro. Le varietà presenti sono quelle legate alla zona e quindi Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, Syrah, Petit Verdot. Forse suggestionati dal mondo incantato che ruota attorno a Campo alle Comete la cantina dell’azienda può ricordare una grande astronave, placidamente atterrata in terra di Bolgheri, ricoperta da pannelli che sembrano essere stati anneriti dall’attrito con l’atmosfera terrestre. O ancora un osservatorio privilegiato da cui scrutare il cielo stellato.
Una volta entrati al suo interno è un grande spazio quello che accoglie le barriques disposte a semicerchio, sono oltre 100 i fusti e 30 i tonneaux che oggi accolgono i futuri Bolgheri – Superiore e non – in affinamento. Ancora nei tini di acciaio sono i vini dell’appena trascorsa vendemmia, la prima completamente gestita dalla nuova proprietà, dalla vigna in poi.
Non resta che augurare a questi ottimi imprenditori del Sud un “Benvenuto al Nord”!
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