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Oliere antirabbocco nei ristoranti

02 Maggio 2017
Oliere antirabbocco nei ristoranti
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di Laura La Torre

Siamo testimoni, ormai da un paio di anni, di un cambiamento radicale nel modo di servire l'olio nei ristoranti italiani: se prima capitava spesso che accanto a un'insalata di contorno ci venisse consegnata un'oliera aperta piena di un olio di non certa provenienza, questo adesso non può più accadere, pena una salata multa che va dai mille agli ottomila euro per il ristoratore.

Tappi antirabbocco e contenitori etichettati per l'olio

È infatti dell'ottobre 2014 la legge 161 che prevede che gli oli d'oliva vergini, nei pubblici esercizi quali ristoranti, bar, pizzerie e mense, debbano essere presentati in contenitori etichettati e forniti di idoneo dispositivo di chiusura tale da non consentire il riutilizzo del contenitore dopo l'esaurimento del contenuto originale.

In caso di manomissione, salvo che il fatto costituisca reato, è prevista una sanzione compresa tra i 1000 e gli 8000 euro e la confisca del prodotto.

La legge sulle oliere nei ristoranti

La ratio della legge è evidente:

  • garantire al consumatore che l'olio che trova sulla tavola è quello descritto in etichetta;

  • garantire al produttore che le confezioni non contengano un prodotto diverso da quello che egli stesso vi ha messo.

Tappo antirabbocco olio
Oliera antirabbocco da usare nei ristoranti

La legge non si applica agli oli utilizzati in cucina per la preparazione dei pasti.

Il Ministero dello Sviluppo Economico di intesa con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha emanato, nel maggio 2015, la circolare n. 13 confermando che il tappo antirabbocco deve impedire un nuovo riempimento del contenitore o comunque una qualsiavoglia modifica del suo contenuto.

La circolare prevede altresì che le confezioni monodose assolvano l'obbligo di legge, in quanto una volta aperte risultano comunque alterate e non riutilizzabili.

In sintesi, l'integrità della confezione di olio che viene portata in tavola e l'etichettatura conforme alla normativa assicurano al consumatore la possibilità di godere di un prodotto il più possibile valido sia dal punto di vista organolettico che dal punto di vista dei valori nutrizionali.

Cosa deve fare il consumatore?

Ampolla olio d'oliva
Ampolla per l'olio di oliva che veniva usata nei ristoranti

A distanza di due anni dall'emanazione della legge, constatiamo purtroppo che non tutti si sono adeguati: ancora si trovano sui tavoli ampolle o bottiglie senza tappo antirabbocco anche in ristoranti di ottimo livello. Che fare?
Diventiamo noi consumatori i primi tutori della nostra salute e garanti del rispetto delle norme e, quando troviamo sul tavolo un contenitore inadeguato, chiediamo al ristoratore di portarci una bottiglia a norma.
Così, se in questa come in ogni circostanza saremo noi a pretendere il rispetto delle norme, il nostro Paese diventerà migliore.

Addio, dunque, alle vecchie anonime ampolle e benvengano queste garanzie in una società in cui si avverte forte il bisogno di certezze.

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