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Ok della Camera al Testo Unico del Vino

03 Ottobre 2016
Ok della Camera al Testo Unico del Vino
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Mercoledì 21 settembre la Camera dei Deputati ha approvato il Testo Unico del Vino, legge che ha l'obiettivo di semplificare, grazie ai 90 articoli presenti, la burocrazia di uno dei settori di punta dell'economia italiana. Vediamo quali sono i benefici e le novità introdotte da questa normativa.

La nuova legge sul vino

Il Testo Unico del Vino è passato per ora all'unanimità alla Camera e nei prossimi giorni sarà votato anche dal Senato. La nuova legge, pensata per rafforzare il settore vitivinicolo, snellisce le precedenti normative ed è frutto di un lavoro congiunto di partiti politici e organizzazioni di categoria.

vino e testo unico
Il Testo Unico del vino è pensato per rafforzare il settore vitivinicolo

Le novità sono molte e si prefiggono di velocizzare e semplificare tutto il settore del vino, senza però perdere di vista la qualità del prodotto finale. L'obiettivo è quello di racchiudere in un unico contenitore l'enorme quantità di leggi, a volte sovrapposte, che regolano la materia.

Negli ultimi anni l'Italia ha visto un incremento della produzione del vino e del suo export, raggiungendo il primato mondiale nel 2016 con 49 milioni di ettolitri, superando Francia e Spagna: in un ambito tanto strategico, da tempo si avvertiva l'esigenza di un Testo Unico facilmente intepretabile da produttori, consumatori e organi giudiziari.

I benefici apportati dal Testo Unico del Vino

Il Testo Unico del Vino promette anzitutto un taglio importante alla burocrazia con una diminuzione del 50% sui tempi, sui costi e sulle normative da adempiere: basti pensare che ad un'azienda vinicola finora servivano più di 100 giornate di lavoro solamente per gli oneri burocratici. Il testo snellirà quindi il carico burocratico delle aziende e avrà un occhio di riguardo sulla qualità di tutti gli aspetti della filiera.

Si pensa, inoltre, che il Testo Unico del Vino possa rafforzare il settore, che attualmente ha un valore di circa 14 miliardi. Ma come? Con dei nuovi provvedimenti che sottolineano l'importanza del vino, definendolo un vero e proprio patrimonio ambientale:

  • ci saranno degli aiuti ai giovani imprenditori agricoli, che con passione investono in questo importante settore;
  • verranno fatte delle revisioni sul controllo e sulla certificazione dei vini DOC e IGT, con un relativo abbattimento dei costi;
  • verrà introdotto un nuovo sistema per le sanzioni e per la tracciabilità del vino in modo da garantire la sicurezza e la trasparenza sia sull'export che sull'import;
  • ci sarà un notevole beneficio anche sull'aspetto economico del paese con un aumento dell'occupazione diretta, senza pensare poi a tutti i servizi connessi a questo settore;
  • si disciplinerà la produzione delle bottiglie e dei tappi di sughero, si tratterà di bioenergie e di altri settori connessi al vino.

Le novità introdotte dal Testo Unico del vino

Il Testo Unico del vino, oltre a snellire normative, presenterà anche diverse novità che miglioreranno il settore:

Testo unico del vino per salvaguardia vitigni
Il Testo Unico del vino ha l'obiettivo di salvaguardare i vitigni storici
  • nuove disposizioni sul recupero o sulla salvaguardia di importanti vigneti storici in pericolo, soprattutto nelle zone a rischio di dissesti idrogeologici. Ci saranno infatti degli incentivi che aiuteranno le aziende a mantenere in vita queste preziose e rappresentative viti del territorio nazionale;
  • nuova disciplina anche per l'enoturismo, riguardante l'accoglienza e l'ospitalità dei turisti da parte delle aziende vinicole. Questo è un settore in grande crescita che coinvolge ogni anno sempre più persone che viaggiano per visitare cantine, vitigni oppure paesi strettamente legati alla storia del vino;
  • maggior velocità di comunicazione fra le aziende e l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi (ICQRF), al fine di rendere semplice e comoda qualsiasi richiesta oppure notifica;
  • riduzione dei tempi di richiesta dei diversi riconoscimenti: ci vorranno infatti 7 anni, invece di 10, ad un vino DOC per richiedere il riconoscimento DOCG;
  • introduzione dal 1 gennaio 2017 di un nuovo registro telematico in cui sarà possibile consultare le numerose varietà del vino italiano. Per facilitare i controlli di sicurezza e qualità, bisognerà inoltre indicare la resa massima di uva ad ettaro e la resa di trasformazione del vino, sempre per ettaro;
  • coltivazione di soli vitigni con una varietà di uva prevista dal Registro nazionale delle varietà di viti: ad ogni area amministrativa corrisponderà infatti una diversa tipologia e classificazione.

La nuove direttive tenderanno sicuramente la mano alle aziende vitivinicole grandi e piccole, si armonizzeranno con le leggi europee e garantiranno una qualità del prodotto ancora migliore. Il Testo Unico del Vino renderà ancora più efficiente la produzione di questo unicum Made in Italy, più volte primo nel mondo.

La nostra opinione sul Testo Unico del Vino

Facciamo sicuramente un plauso alla nuova legge sul vino, di cui si avvertiva da tempo l'esigenza, ma se un appunto può essere mosso all'ottimo provvedimento è il suo costante rinvio, presente in quasi tutti gli articoli, a decreti emanati e loro successive modifiche e a decreti emanandi. Ciò non renderà il testo di semplice lettura.

Non sarebbe stato forse meglio scrivere una legge sul vino di 150 anzichè di 90 articoli e di abrogare tutta la pregressa normativa?

Clicca sul link per leggere la versione integrale del Testo Unico del vino.

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