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Rondinella N.

Sinonimi ufficiali

Nome Ampelografico

Rondinella

Fonte

di I. Cosmo e R. Fortida "Rondinella", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume I, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1960

Sinonimi (ed eventuali errati)

Non se ne conoscono.

Scheda ampelografica

Descrizione Ampelografica

Germoglio di 10-20 cm
Figura 1: Apice di Rondinella. Apice: medio, sublanugginoso, verdastro con leggere sfumature rosa.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): spiegate, di color verde-bronzato, fortemente lobate, lanugginosa la 1a; le altre due superiormente sublanugginose, mentre sulla pagina inferiore presentano una leggera lanuggine sul lembo e le nervature setolose.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate, quasi glabre superiormente, setolose sulla pagina inferiore particolarmente lungo le nervature; di colore verde con riflessi aurei o bronzate ai bordi; nervature di tinta un po' più chiara; quinquelobate con seni laterali abbastanza profondi e quello peziolare con i bordi che tendono ad avvicinarsi.
Asse del germoglio: verde intenso, glabro (qualche rado pelo), eretto.
Germoglio alla fioritura
Apice: espanso, verde giallastro, con sfumature rosa ai bordi, aracnoideo.
Foglioline apicali: spiegate, giallo bronzee con dentatura e nervature verdi; sottili, lucenti, profondamente lobate; nel tomento ricordano le corrispondenti foglioline di 8-10 cm, solo che qui il tomento è un po' più rado.
Foglioline basali: spiegate, verdi, quasi glabre sulla pagina superiore mentre quella inferiore presenta delle setole sul lembo e velluto lungo le nervature; profondamente pentalobate con seni talora chiusi.
Asse del germoglio: curvo, verde, un po' nocciola da un lato.
Tralcio erbaceo: vigoroso, ellittico, un po' angoloso, verde con striature bronzate da un lato, nodi bronzei; glabro.
Viticci: verdastri, leggermente bronzati alla base, bifidi, lunghi e grossi, intermittenti (formula: 0-1-2-0-1-2...).
Infiorescenza: piccola (lunga 8-10 cm), cilindro-piramidale.
Fiore: normale, ermafrodita, autofertile (Cosmo, 1940).
Figura 2: Foglia di Rondinella. Foglia: pentagonale, di grandezza media o superiore di poco alla media, profondamente quinquelobata; seni laterali superiori chiusi con bordi sovrapposti, seni laterali inferiori aperti ad U, seno peziolare a U o a lira; lobi molto marcati e piani; lembo piano; pagina superiore glabra, liscia (a volte leggermente bollosa), sottile, di color verde chiaro; pagina inferiore verde ancora più chiaro, leggermente setolosa, in special modo lungo le nervature; nervature poco appariscenti, di color verde giallastro; dentatura molto pronunciata, acuta (qualche dente quasi uncinato); denti irregolari, concavi da un lato e convessi dall'altro.
Picciolo: mezzano, glabro, verde e leggermente rosato da un lato, con canale, in sezione trasversale, non evidente.
Figura 3: Grappolo di Rondinella. Grappolo a maturità industriale: medio (lungo circa 20 cm), piramidale, alato, con 1-2 ali abbastanza evidenti, mediamente compatto; peduncolo visibile ma corto, grosso, erbaceo, verde; pedicelli mezzani o corti, piuttosto grossi, verdi; cercine molto evidente, liscio, verde (rossastro verso l'acino); pennello grosso, di color rosato-vinoso chiaro.
Acino: medio (diametro trasversale circa 15 mm) però di grandezza non sempre regolare, sferoide, con ombelico persistente, sezione trasversale regolare; buccia molto pruinosa, di colore nero-violaceo, di media grossezza, consistente; polpa sciolta, di sapore semplice, dolce.
Vinaccioli: 2-4, piccoli, di forma panciuta e corta.
Tralcio legnoso: lungo, abbastanza robusto, sezione trasversale appiattita, superficie costoluta, glabra, di colore nocciola-rossastro più intenso ai nodi; nodi evidenti; internodi un po' lunghi (sui 16 cm); gemme abbastanza grandi, coniche, a base larga. Una caratteristica frequentemente notata, specie nella zona di Marano Valpolicella (Verona), è la fasciazione dei tralci, che si interrompe dopo 50-60 cm dall'inserzione dei medesimi (Cosmo, 1939); non si è però potuto accertare se il fenomeno debba attribuirsi o meno a degenerazione infettiva.
Tronco: robusto.

Fenologia

Condizioni di osservazione: si considerano quelle riguardanti la collezione della Stazione Sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano, nella quale il clone è stato introdotto.
Ubicazione
Per l'ubicazione, il clima, il terreno, ecc., nonché per le fasi vegetative della vite ed il calendario di maturazione dell'uva, si rimanda ad una delle seguenti monografie ampelografiche pubblicate in precedenza: "Tocai friulano", "Riesling italico", "Raboso Piave", "Raboso veronese", "Pinella".
Fenomeni vegetativi
Germogliamento: medio (dal 13 al 22 aprile).
Fioritura: media (prima quindicina di giugno).
Invaiatura: media (seconda quindicina di agosto).
Maturazione dell'uva: fine della terza epoca (ultimi giorni di settembre).
Caduta delle foglie: media (prima quindicina di novembre).

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: notevole (preferisce potatura lunga); si adatta più o meno su tutti i terreni; resiste alla siccità.
Produzione: abbondante e costante; l'uva si conserva abbastanza bene tanto sulla pianta quanto in fruttaio.
Numero medio di infiorescenze per germoglio: 2-3, ma abbastanza frequentemente anche 4.
Resistenza alle malattie: buona alle crittogame ed al marciume (più di altre varietà locali); poco danneggiata dalle tignole.
Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: buona.

Utilizzazione

Esclusivamente per la vinificazione.
Tutti i contenuti di questa sezione sono stati gentilmente forniti dal MIPAAF - Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali