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Fortana N.

Sinonimi ufficiali

UVA D'ORO

Nome Ampelografico

Fortana

Fonte

di I. Cosmo e M. Polsinellida "Fortana", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume I, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1960

Sinonimi (ed eventuali errati)

Uva d'oro (nel Ferrarese ed altre Provincie); "Dallora nera" (Aggazzotti, 1867); "Prungentile" o "Brungentile" (Bull. Ampel., 1875); "Uva francese nera" e "Uva d'aceto" (Goethe, 1876) ; "Costa d'oro" (Maddalozzo, 1878), "Dora" e "Fruttano" nel Piacentino e Pavese (Bull. Ampel., 1884); "Uva d'oro sgaravella" (Alberti, 1896). Il Molon (1906) la descrive come "Prungentile", mentre il Marzotto (1925) descrive una "Fruttana" o "Fortana" ed una "Prungentile". Presenta una spiccata somiglianza con il vitigno francese "Enfariné". [In un'integrazione alla presente monografia è stata inoltre evidenziata la sostanziale identità della "Brugnola" con la "Fortana"]

Scheda ampelografica

Descrizione Ampelografica

La descrizione ampelografica è stata effettuata su un clone di "Uva d'oro", introdotto nella collezione della Stazione sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano, dove attualmente viene conservato. I caratteri rilevati su questo clone sono stati controllati con quelli riscontrati sulla "Fortana" o "Uva d'oro", coltivata in provincia di Ferrara (Codigoro, Malborghetto, Comacchio, Quartesana), di Rovigo (Barachella), di Verona (Zevio), di Ravenna (Lugo, Bagnacavallo), di Piacenza (Carpeneto, Ziano), di Parma (Busseto, Soragna, Torrile), di Modena (Castelvetro, Mirandola).
Germoglio di 10-20 cm
Figura 1: Apice di Fortana. Apice: di forma media, cotonoso, biancastro con orlature rosso-violacee.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): ondulate con bordi un po' revoluti, sublanugginose superiormente la 1a e 2a, aracnoidea la 3a, cotonose inferiormente; di colore verde dorato, spesso con orlature violacee evidenti anche nella pagina inferiore; trilobate.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate, con qualche pelo superiormente, lanugginose sulla pagina inferiore; di color verde dorato.
Asse del germoglio: curvo, aracnoideo, con striature bronzate.
Germoglio alla fioritura
Apice: di forma media, cotonoso, biancastro con orlature rosso-violacee.
Foglioline apicali: spiegate, un po' a gronda, tomento sublanugginoso superiormente che diminuisce dalla 1a alla 3a fogliolina; cotonosa la pagina inferiore; verdi spesso con orlature rosso-violacee.
Foglioline basali: spiegate, glabre o con qualche pelo sulla pagina superiore, lanugginose in quella inferiore; di colore verde chiaro.
Asse del germoglio: curvo, verde con leggere sfumature bronzate.
Tralcio erbaceo: con sezione trasversale circolare, un po' costoluto, glabro, verde ma con sfumature rossastre da un lato.
Viticci: bifidi e trifidi, lunghi e grossi, di color verde rosato, intermittenti (formula 0-1-2-0-1-2).
Infiorescenza: allungata, piuttosto cilindrica, spesso alata, lunga circa 15 cm.
Fiore: ermafrodita, autofertile (Cosmo, 1940).
Figura 2: Foglia di Fortana. Foglia: di grandezza media, pentagonale, un po' allungata con il lobo superiore lanceolato; pentalobata o trilobata; seno peziolare a V-U che tende a chiudersi. Seni laterali superiori a V abbastanza profondi tendenti a chiudersi; seni laterali inferiori poco profondi, a U; angolo della sommità del lobo superiore retto; lobi leggermente revoluti, lembo piegato un po' a gronda; pagina superiore di color verde intenso, un po' bollosa, glabra; pagina inferiore di color verde chiaro, feltrata (con leggero velluto sulle nervature); nervature verdi, rosse all'inserzione, sporgenti dalla pagina inferiore quelle di l°-2°-3° ordine. Denti pronunciati, acuti, irregolari.
Picciolo: corto, glabro, verde con sfumature rosse.
Colorazione autunnale delle foglie: rosso giallastra.
Figura 3: Grappolo di Fortana. Grappolo a maturità industriale: grande (lungo 20-25 cm), allungato, piramidale, alle volte alato (con 1 ala), un po' compatto, peduncolo corto, grosso, pedicelli medi, verdi; cercine evidente, verde-brunastro, rugoso; pennello medio.
Acino: grosso, ellissoidale, regolare, buccia molto pruinosa, di colore blu-nero (talvolta rossiccia per incompleta maturazione), spessa, consistente, tannica; ombelico persistente; polpa succosa, sapore semplice, acidulo.
Vinaccioli: in media 2 per acino, panciuti, grossi.
Tralcio legnoso: lungo, di grossezza media, internodi medi, con sezione trasversale circolare, di colore bruno-rossiccio; nodi abbastanza evidenti; gemme medie, coniche, piuttosto sporgenti.
Tronco: vigoroso.

Fenologia

Condizioni d'osservazione: Si considerano quelle della collezione ampelografica della Stazione sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano, nella quale il clone è stato introdotto.
Ubicazione
Per l'ubicazione, il clima, il terreno, ecc., nonché per le fasi vegetative della vite ed il calendario di maturazione dell'uva, si rimanda ad una delle seguenti monografie pubblicate in precedenza: "Tocai friulano", "Riesling italico", "Raboso Piave", "Raboso veronese", "Pinella".
Fenomeni vegetativi
Germogliamento: medio-tardivo.
Fioritura: precoce- media (primi di giugno).
Invaiatura: media.
Maturazione dell'uva: IV epoca.

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria : buona.
Produzione: abbondante e costante.
Posizione del primo germoglio fruttifero: 3°-4° nodo.
Numero medio di infiorescenze per germoglio: 2.
Fertilità delle femminelle: nulla.
Resistenza alle malattie e ad altre avversità: presenta buona resistenza alle crittogamiche; è invece un po' sensibile al freddo; è un vitigno abbastanza rustico, ed è per questo suo particolare requisito che si è andato diffondendo anche nelle località più basse e perciò più umide della Val Padana.
Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: normale.

Utilizzazione

Esclusivamente per la vinificazione.
Tutti i contenuti di questa sezione sono stati gentilmente forniti dal MIPAAF - Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali