Il vitigno è stato descritto utilizzando un clone del medesimo nel vigneto dell'Avv. Giuseppe Valenti da Rosolini, sito nel comune di Noto (provincia di Siracusa), in contrada "Belliscale". I caratteri rilevati nel suddetto vigneto sono stati, successivamente, confrontati con quelli del "Calabrese" coltivato nei comuni di Pachino e Avola, sempre in provincia di Siracusa, con quelli del medesimo vitigno coltivato a Vittoria, in provincia di Ragusa, e con quelli presentati dai cloni della collezione ampelografica dell'Istituto Tecnico Agrario Statale di Catania.
Germoglio di 10-20 cm
Figura 1: Apice di Calabrese.
Apice: espanso, bianco-verdastro con orlo carminato e bronzeo, cotonoso.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): piegate a gronda, bronzate con sfumature verde-chiare, cotonose.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): piegate a gronda, verdi, aracnoidee.
Asse del germoglio: a pastorale.
Germoglio alla fioritura
Apice: espanso, leggermente roseo su fondo bianco-verdastro, cotonoso.
Foglioline apicali: prima e seconda spiegate, la terza con i margini rivolti in basso; bianco-verdastre le prime due, verde-bronzea la terza; cotonose o molto lanugginose.
Foglioline basali: spiegate e un po' ondulate; verde-bronzee le prime due, verde la terza; aracnoidee.
Asse del germoglio: a pastorale.
Tralcio erbaceo: verde a riflessi rossi, diffuso interamente; sezione trasversale ellittica; contorno angoloso; aracnoideo, con tomento diffuso interamente.
Viticci: bifidi, talvolta trifidi, lunghi, grossi, verdi; con distribuzione irregolare, qualche volta intermittente (formula: 0-1-2-0-1-2-0-1-2-0).
Infiorescenza: conica, grande(circa 16 cm).
Fiore: bottone fiorale globoso, mezzano; sessualità apparente: ermafrodita; corolla verde-chiara.
Figura 2: Foglia di Calabrese.
Foglia: grande, orbicolare, intera; seno peziolare a lira chiusa o aperta, talora anche a lira chiusa con bordi sovrapposti; lobo apicale piano; angolo alla sommità dei lobi terminali, ottuso; pagina superiore di colore verde-cupo, superficie del lembo ondulata, spessa, opaca e glabra; pagina inferiore di colore verde-chiaro, aracnoidea; nervature verdi, superiormente ed inferiormente; nervature inferiori di I e II ordine aracnoidee, sporgenti quelle di I e II ordine; denti irregolari; poco pronunciati e mucronati; a margini irregolari ed a base larga.
Picciolo: corto, di grossezza media; aracnoideo; sezione trasversale con canale poco evidente.
Colorazione autunnale delle foglie: giallo-ruggine.
Portamento della vegetazione: espanso.
Acino erbaceo: verde-cupo.
Figura 3: Grappolo di Calabrese.
Grappolo a maturità industriale: medio, conico, alato (con un'ala), spesso composto, di aspetto medio; peduncolo visibile, semi-legnoso, grosso; pedicello medio, verde; cercine evidente, verde; pennello corto, facilmente separabile dall'acino.
Acino: medio, ellissoide od ovoide, regolare, a sezione trasversale regolare (circolare); buccia color bluastro, regolarmente distribuito; pruinosa, di medio spessore e coriacea; ombelico prominente; polpa succosa, a sapore semplice; succo incolore.
Vinaccioli: numero medio 1, raramente 2, per acino, mezzani e piriformi.
Tralcio legnoso: di media lunghezza (in media, 120-130 cm); robusto ed elastico; poco ramificato, con corteccia resistente; sezione trasversale circolare; superficie parzialmente pruinosa, glabra, striata (con 50-60 strie); nodi appiattiti; meritalli medi (lunghi cm 12; medi cm 10; corti cm 5); di colore nocciola scuro che vira verso il castagno, con strie più scure; gemme coniche, molto sporgenti; cercine peziolare stretto, non evidente; diaframma piano convesso.
Tronco: robusto.