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Bombino Bianco B.

Sinonimi ufficiali

OTTENESE, BOMBINO*, BONVINO*

Nome Ampelografico

Bombino Bianco

Fonte

di B. Bruni, S. Del Gaudio e S. De Girolamoda "Bombino bianco", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume II, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1962

Sinonimi (ed eventuali errati)

Nelle Puglie: "Bonvino" (ossia"Buon vino"); "Bammino" (cioè "Bambino", anche se ci vuole un po' di fantasia per vedere nel grappolo la grossolana somiglianza con un bambino in fasce avente le braccia distese); "Straccia cambiale" (cioè strappa cambiale: per l'abbondante produzione del vitigno); "Butta pezzente", "Butta Palmento" e "Cola tamburo" (per l'alta resa in mosto) a Terlizzi, Palo del Colle, Bitonto, Grumo; "Zapponara bianca". Negli Abruzzi e nel Molise: "Campolese", "Camblese", "Campolese chiuso", "Campolese scinciato", "Trebbiano campolese", "Trebbiano di Teramo", "Trebbiano dorato di Teramo"; da Marzotto: "Tivolese" (Chieti), "Trebbiano di Avezzano"; da Molon: "Trebbiano bianco di Chieti", "Campanile", "Marese" (Campobasso). Nel Lazio, "Bonvino" o "Buonvino bianco", "Bambino", "Ottenese","Trebbiano d'oro". Nelle Marche: "Uva romana", "Pagadebiti", "Scacciadebiti", "Uva fermana"(in provincia di Ascoli Piceno), "Uva da un osso", "Uva castellana" o "Castella" (in qualche zona della provincia di Ancona). Secondo Sannino, sarebbe identico al "Trebbiano fiorentino", dal quale, invece, differisce sensibilmente per caratteri e attitudini; e così differisce dagli altri "Trebbiani".

Scheda ampelografica

Descrizione Ampelografica

Per la descrizione di questo vitigno è stato utilizzato un clone coltivato in un vigneto sito in provincia di Foggia, comune di S. Severo, contrada S. Antonino da Capo, e un altro coltivato in un vigneto sito in provincia di Chieti, comune di Ortona, contrada Galiardo. I caratteri e le attitudini del vitigno sono state confrontati con quelle riscontrati su viti coltivate in altre zone delle Puglie, degli Abruzzi, del Lazio e delle Marche.
Germoglio di 10 - 12 cm
Figura 1: Apice di Bombino Bianco. Apice: a ventaglio, cotonoso, verde biancastro con sfumature giallastre e spesso con orlo carminato.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): a gronda e qualche volta leggermente a coppa, cotonose, verde biancastro bronzate, spesso con orlo carminato, cuneiformi, trilobate, seno peziolare a V.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): distese, lanugginose sulla pagina inferiore, di color verde con leggere sfumature bronzee, seno peziolare a V.
Asse del germoglio: aracnoideo, verde leggermente sfumato marrone, leggermente ricurvo.
Germoglio alla fioritura
Apice: a ventaglio, cotonoso, verde biancastro con sfumature giallastre e spesso con orlo carminato.
Foglioline apicali: a gronda e qualche volta leggermente a coppa, cotonose, verde biancastro bronzate, spesso con orlo carminato, cuneiformi, trilobate, seno peziolare a V.
Foglioline basali: distese, lanugginose sulla pagina inferiore, di color verde con leggere sfumature bronzee, seno peziolare a V.
Asse del germoglio: leggermente aracnoideo, verde sfumato marrone, a pastorale.
Tralcio erbaceo: sezione trasversale circolare, contorno liscio, leggermente aracnoideo, di colore verde con sfumature arancione, specie ai nodi.
Viticci: distribuzione intermittente, bi-trifidi, vigorosi, di colore verde sfumati di marrone alla base.
Infiorescenza: di media grandezza, cilindro-conica, spesso alata e piramidale, racimoli semi-serrati, fiori serrati.
Fiore: globoso, regolare, mezzano, corolla verde con stella leggermente rosa, apertura regolare; fiore aperto: ermafrodita regolare, autofertile.
Figura 2: Foglia di Bombino Bianco. Foglia: di media grandezza, quinquelobata e anche trilobata, pentagonaIe; seno peziolare a lira, chiuso, a volte con bordi uniti e anche sovrapposti, mediamente profondo; seni laterali superiori a U aperti e talvolta chiusi, molto profondi; seni laterali inferiori a U, aperti, poco profondi e anche mancanti. Pagina superiore di color verde-carico, opaca, glabra. Pagina inferiore: verde chiaro, lanugginosa. Lembo ondulato, con superficie molto bollosa, lobi revoluti o ondulati, angoli alla sommità retti o acuti. Nervature principali sulla pagina inferiore di color verde, spesso parzialmente rosso-vinose alla base, lanugginose. Dentatura regolare, in 1, 2 o 3 serie, con denti di media grandezza o grandi, a margini rettilinei o convessi, a base di media larghezza.
Picciolo: di media lunghezza e grossezza, rotondeggiante, di color verde leggermente sfumato di rosa, glabro o leggermente setoloso.
Colorazione autunnale delle foglie: color giallo con leggere sfumature rossastre.
Figura 3: Grappolo di Bombino Bianco. Grappolo a maturità industriale: di media grandezza o quasi grande, conico o cilindro-conico, spesso alato e piramidale, semi-spargolo; rachide di colore verde, leggermente sfumato di rosa alla base; peduncolo corto, grosso e semi-legnoso; di media grossezza e lunghezza, di color verde; cercine evidente, di color verde; pennello di media grandezza, corto e di color verde-giallastro; separazione dell'acino dal pedicello un po' difficile.
Acino: di media grandezza o quasi grande, sferoide, sezione trasversale circolare, regolare; buccia mediamente spessa, consistente, di color giallastro, spesso cosparsa di macchie e punteggiature marrone, mediamente pruinosa, ombelico mediamente evidente; polpa sciolta, quasi molle, sapore neutro.
Vinaccioli: 1 a 3 per acino, piriformi, mezzani, becco regolare, calaza rotondeggiante.
Tralcio legnoso: lungo, fragile, con femminelle in numero e vigore medio; sezione trasversale generalmente circolare, a volte ellittica, superficie liscia; corteccia di color nocciola scuro con sfumature arancione, spesso cosparsa di punteggiature scure, striature fitte, regolari e marcate; meritalli di media lunghezza o quasi corti; nodi evidenti, di colore eguale a quello dei meritalli; diaframmi di medio spessore o sottili, convessi; midollo abbondante e di colore nocciola. Gemme grandi, coniche, alquanto sporgenti.
Tronco: di medio vigore.

Fenologia

Condizioni di osservazione: Si considerano quelle riguardanti le zone indicate.
Ubicazione
In provincia di Foggia (A) ed in provincia di Chieti (B).
Longitudine: 15° 21' E (Greenwich) (A); 14° 23' E (Greenwich) (B).
Latitudine: 41° 36' N (A); 42° 38' N (B).
Altitudine: m 87 s.l.m. (A); m 60 s.l.m. (B).
Esposizione: nord, con orientamento filari est-ovest (A); sud-est, con orientamento filari est-ovest (B).
Pontinnesto: "Berlandieri" x "Riparia 420 A" (A); "Berlandieri" X "Riparia 420 A" (B).
Età delle viti: anni 18 (A); anni 11 (B).
Sistema d'allevamento: alberello (A); alberello (B).
Forma di potatura: corta (A); corta (B).
Terreno: di collina, argilloso-calcareo, di medio impasto, profondo (A); pianeggiante, siliceo-argilloso, di medio impasto, profondo (B).
Fenomeni vegetativi
Germogliamento: epoca tardiva;
Fioritura: epoca tardiva;
Invaiatura: epoca ordinaria;
Lignificazione: epoca tardiva;
Maturazione dell'uva: IV epoca;
Caduta delle foglie: in epoca tardiva.

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: media; preferisce la potatura corta; con quella lunga va soggetta all'alternanza della produzione.
Produzione: quasi costante e abbondante.
Posizione del primo germoglio fruttifero: dal 3°, 4° o 5° nodo
Numero di infiorescenze per germoglio: dai primi posti alla base del tralcio a frutto 1, dagli altri 2 e anche 3.
Fertilità delle femminelle: nessuna o scarsa (raramente danno grappolo con 4-6 acini), salvo nel caso di perdita del prodotto principale in cui si possono avere grappoli quasi normali.
Resistenza alle avversità: massima alle brinate, alquanto alla peronospora e alle altre malattie crittogamiche. L'uva si conserva facilmente sulla pianta.
Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: normale; presenta affinità con gran parte dei portinnesti.

Utilizzazione

Principalmente per la vinificazione
Tutti i contenuti di questa sezione sono stati gentilmente forniti dal MIPAAF - Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali