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Le prospettive della sostenibilità nel vino

10 Febbraio 2020
Le prospettive della sostenibilità nel vino
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Da l'Enologo - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani

La sostenibilità è uno dei driver chiave per il mercato del vino: una strategia sostenibile regola i processi produttivi e organizzativi viticoli ed enologici e ne fortifica la comunicazione. L’evoluzione delle tecnologie e dell’organizzazione vitivinicola è sempre più indirizzata - per essere competitiva - verso una produzione sostenibile, monitorata, concretizzata e documentata attraverso standard di sostenibilità ad hoc. Gli impegni delle aziende pongono il settore vitivinicolo tra quelli più all’avanguardia. Sono questi gli argomenti emersi durante il convegno Wine sustainability outlooks ospitato dal Merano Wine Festival.

L'attenzione del consumatore sulla sostenibilità del vino

Sempre più consumatori guardano alla sostenibilità dei prodotti che acquistano e consumano, e i dati, mostrati da Sara Norell, direttore della unità “Assortment, Purchasing & Supplychain” di Systembolaget (monopolio svedese che acquista fino a 205 milioni di litri di vino all’anno), sono notevoli: il consumatore medio discute di sostenibilità (il 70% del campione analizzato da Sustainability Brand Index nel 2019), si è consapevoli del rischio collegato ad eccessive emissioni di gas a effetto serra (90%) e si riconosce l’importanza di ridurre le proprie e altrui emissioni (50%): non si cercano nuove tecnologie, ma un consumo consapevole.

L'agricoltura di precisione nella sostenibilità nel vino

La sostenibilità prima di tutto si gioca in campo. È possibile infatti adottare le tecniche di agricoltura di precisione per incrementare rese e qualità. Stefano Poni – Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza – ha portato a tal proposito un esempio di applicazione. Grazie ad una precisa mappatura della vigoria delle singole porzioni di vigneto (l’esempio portato è quello di un vigneto della Valtidone – Piacenza, di 1,5 ha) si può notare l’elevata intravariabilità anche solo a distanza di pochi metri.

Le prospettive della sostenibilità nel vino
Un'agricoltura di precisione e la sostenibilità nel vino

Cooperazione e consapevolezza: i capisaldi della sostenibilità del vino

Cooperare per un sistema produttivo più sostenibile è riuscire a creare un network tra professionisti e aziende a partire dai territori” è la proposta che ha fatto Maria Dei Svaldi della Rete Vini sostenibili, che spinge a lavorare a progetti di settore condivisi anche con gli enti di ricerca. A tal proposito, Giorgio Cecchetto (Cecchetto) chiede un maggiore appoggio della politica affinché si faciliti lo sviluppo della capacità di fare squadra delle aziende. Ad oggi, un esempio di unione territoriale lo porta il progetto siciliano SOStain, che nasce per intuizione e volontà dell’azienda Tasca d’Almerita, ma che oggi è una realtà territoriale estesa ai più importanti attori del vino siciliano: Planeta, Sette Soli, Tenuta Santo Spirito, COS, Cusumano (solo per citarne alcune).

La consapevolezza delle aziende ha seminato i suoi frutti anche nel territorio in cui le aziende sono inserite: ne convengono Marco Profumo (Mossi 1558) - che sostiene che "Solo qualche anno fa, mancava la consapevolezza del valore del territorio, con la sostenibilità questo sta cambiando"- e Ivo Basile (Tasca d’Almerita) che descrive la sostenibilità come “il comun denominatore del territorio". La sostenibilità, proprio per le sue caratteristiche intrinseche di nuova scienza trasversale a tutte le altre, è in grado di accorpare (e anche accordare) aspetti quanto mai lontani come la quantificazione degli impatti ambientali, la cooperazione fino alla filosofia, e Franco D’Eusanio (Chiusa Grande) traduce bene questo concetto avvicinando la sostenibilità del vino alla “Vinosofia” che sottolinea l’importanza di “sognare a occhi aperti, tornare alla natura… sedurre e lasciarsi sedurre dalla terra… fare vino buono, senza essere schiavi del profitto”.

Le prospettive della sostenibilità nel vino
Un sistema produttivo più sostenibile per un incontro efficace tra professionisti e aziende

La sostenibilità come un custode del vino

La sostenibilità si pone quindi come il custode:

  • Dell’azienda, perché ne articola e guida la strategia;
  • Dei lavoratori, affinché beneficino dei diritti, come quello alla formazione, che essa tutela;
  • Del consumatore, come garanzia di trasparenza e qualità;
  • Del territorio, come aspetto di unione e driver della capacità di essere una squadra e fare network.

Per questo, conferma il moderatore del convegno, Ettore Capri (Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza), è importante arrivare ad uno standard unico per la sostenibilità del sistema vitivinicolo, sintesi delle iniziative in essere e collettore della necessità di comunicazione coerente, che tenga conto dei singoli territori.

Da l'Enologo - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani

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