Tu sei qui

La strada del Vino di Marsala

15 Febbraio 2019
La strada del Vino di Marsala
4.157895
4.2 / 5 (su 19 voti)

Sulle rotte del Mediterraneo, una città che raccoglie i sapori e gli aromi
di una storia che si perde nei secoli”

 

Nella punta occidentale della Sicilia, davanti all’isola di Favignana, troviamo la città di Marsala con il suo vasto passato storico: araba nel nome ma fenicia nelle origini, base navale primaria per i Romani e scelta da Garibaldi per lo sbarco con i Mille l’11 maggio 1860.

Un altro grande vanto della città è la produzione dell’omonimo vino Marsala, per cui, dal 1987, è città del vino, con la sua Strada del Vino di Marsala. Il Marsala è un vino fortificato DOC prodotto in Sicilia, nella zona di Marsala e in tutto il territorio della provincia di Trapani, ad eccezione dei comuni di Pantelleria, Favignana e Alcamo.

La strada del vino di Marsala: Terre d’Occidente

La strada del vino di Marsala è un itinerario enogastronomico che unisce il vino Marsala al suo territorio. L’Associazione “Strada del Vino di Marsala - Terre d’Occidente” fu costituita nell’ambito delle azioni previste dal piano degli interventi compresi nel programma d’iniziativa comunitaria “Leader I” (1999 – 2001) gestito dal Gal Lilybeo Marsala.

Questa Strada rappresenta un sistema integrato di offerta turistica che include tinerari e percorsi, tradizionalmente legati alla produzione del vino, a cui si affiancano una serie di servizi che integrano l’offerta turistica, ovvero strutture ricettive, bellezze naturali ed enoteche.

Donnafugata cantina Marsala
Donnafugata, storica cantina di Marsala

Il vino è il filo che lega l’insieme delle offerte turistiche all’interno di un ambito più vasto. A tutto questo si aggiunge la rinomata disponibilità della stessa popolazione residente.

Itinerario sulla strada del vino di Marsala

Dai suoi 14 km di costa e spiagge con mare limpido, e la sua vicinanza alle isole Egadi e alla riserva dello Stagnone, Marsala è una città con forte vocazione turistica. E’ un vero e proprio museo a cielo aperto, da cui si possono notare da subito le presenze di tutte le culture che hanno attraversato la città.

Passando dal centro sul Lungomare in direzione di Mazara del Vallo, da un lato si gode della vista del mare, e dall'altro vi sono gli antichi stabilimenti in cui gli inglesi e i Florio producevano il Marsala.

Questi stabilimenti sono ancora lì a testimoniare la storia di questo vino, e su prenotazione è possibile visitare sia questa cantina, che le numerose altre che troverete sul cammino della Strada del Vino di Marsala:

  • Donnafugata
    Via Sebastiano Lipari, 7, 91025 Marsala
    0923 724245

  • Cantine Pellegrino
    Via Battaglia delle Egadi, 10, Lungomare Salinella, 91025 Marsala
    0923 719911

  • Cantine Baglio Oro
    Contrada Perino, 235 – Marsala
    0923 967744

  • Duca di Salaparuta (Gruppo di brand storici, al cui interno sono Cantine Florio di Marsala)
    Cantine Florio: Via Vincenzo Florio, 1- 91025 Marsala
    0923781305/306/317

  • Gorghi Tondi
    C.da San Nicola, 91026 Mazara del Vallo (TP)
    Cell. 351 0930988

  • Cantina sociale Birgi
    Contrada Birgi Nivaloro, 91025, Marsala
    0923 966933

  • Distilleria Bianchi
    Lungomare Mediterraneo, 31, 91025 Marsala
    0923 715051

  • Cantina Alcesti
    Contrada Terrenove, 268, 91025 Marsala
    0923 997283

  • Frazzitta Vini
    Via Sirtori, 4, 91025 Marsala
    0923999046

  • Cantine Fici
    Via Sebastiano Lipari, 5, 91025 Marsala
    0923 999053

  • Punico Liquori
    Via Tripoli, 2, 91025 Marsala
    339 466 0010

  • Tenuta Maltese
    c/da Tabaccaro 41, 91025 - Marsala
    0923 745489

Cantine Florio Marsala
Cantine Florio a Marsala

Cosa vedere a Marsala... a parte il vino

Città calda, generosa ed accogliente, Marsala offre all'enoturista un viaggio alla scoperta di colori e sapori tipicamente mediterranei, offrendo testimonianze di tutte le culture che la hanno attraversata. Ecco cosa consigliamo di visitare a Marsala:

  • Complesso Monumentale di S. Pietro

Questo complesso si trova in pieno centro storico, dove è situato il Museo Garibaldino. Si trova nell’area del vecchio ghetto ebraico di Marsala, ed è il primo monastero dedicato a San Pietro, costruito nell’alto Medioevo per volere della nobile lilibetana Adeodata. Alla fine del 13° secolo i padri Domenicani edificano un convento con annesso un edificio per il culto; in seguito il convento viene ceduto alle Benedettine e le strutture vengono nuovamente allargate. Oggi questo complesso monumentale è anche la sede del Museo Civico.

  • Il Museo Baglio Anselmi e la Nave Punica

Il Baglio Anselmi nasce alla fine dello scorso secolo come stabilimento vinicolo per la produzione del Marsala, e fa parte del Parco Archeologico di Lilybeo. Gli spazi espositivi del museo sono quelli dei due grandi magazzini del baglio, dove si stivavano le botti. Nel museo sono esposti diversi materiali preistorici provenienti da Marsala e Mazara del Vallo e reperti provenienti dalla necropoli di Mozia. Il Museo archeologico Baglio Anselmi ospita il relitto della nave punica, ritrovata nello Stagnone di Marsala nel 1970: è una nave da guerra affondata durante la battaglia delle Egadi.

Tappe vicino Marsala
I principali posti da visitare vicino Marsala

  • La Necropoli di Lilybeo

Lilybeo (l’attuale Marsala) fu fondata intorno al 397 a.C. dai superstiti dell’isola fenicia di Mozia, che era stata distrutta dal tiranno siracusano Dionisio. La città occupava un quadrilatero delimitato principalmente dal mare, mentre i lati sud-est e nord-est sulla terraferma erano difesi da un fossato e una cinta muraria. Sul lato nord-est, oltre il fossato, si estendeva una vasta necropoli, che in seguito diventò una base militare cartaginese inespugnabile, riuscendo a resistere all’assedio di Dionisio e di Pirro, rispettivamente nel 368 a.C. e nel 277 a.C.
Nel corso della prima guerra punica, questo sito costituì per i Cartaginesi la base di difesa del loro territorio in Sicilia. Nel 241 a.C., a seguito della ratifica del trattato di pace, Lilybeo fu evacuata e consegnata ai romani. Sotto il dominio romano Lilybeo divenne un territorio ricco, come importante base navale, e divenne municipio in età augustea. Agli inizi del 5° secolo la città fu devastata dai Vandali.

  • La Villa Romana

Poco distante dal parco archeologico si trova il complesso più importante della Lilybeo di età romana: era una lussuosa abitazione con ambienti spaziosi distribuiti intorno ad un atrio tetrastilo e un vasto peristilio. Questa villa venne scoperta poco prima del 1939 e furono ritrovati due diversi livelli di costruzione di due diverse fasi edilizie: una risalente al 2° secolo a.C. e una più recente, risalente circa tra la fine del 2° secolo e i primi del 3° secolo d.C. La villa include un complesso di bagni privati, a cui si accedeva tramite un ingresso e uno spogliatoio. Da qui si passava alla stanza per il bagno freddo e poi agli ambienti caldi. Le sale portano ricche decorazioni musive, che testimoniano il grado di raffinatezza e di evoluzione degli artigiani del luogo di quei tempi, e la prosperità di cui godette per lungo tempo l’antica Lilybaeum.

Necropoli
Necropoli di Lilybeo a Marsala
Nave punica
Nave punica all'interno del museo Baglio Anselmi

  • Porta Garibaldi

L’antica Porta Garibaldi ci fa entrare nel centro storico, tra chiese, opere d’arte, musei e palazzi spagnoli. C’è tanta arte visibile nei palazzi lungo la strada centrale detta “il Cassero”, pavimentata con le vecchie basole. La cultura si respira e vede anche tra le sale del museo Archeologico in piazza Carmine, dove l’ex Convento del Carmine rappresenta un vero e proprio gioiello architettonico. Oggi è sede della Pinacoteca comunale, che ospita spesso mostre di artisti internazionali.

  • Piazza della Repubblica (o Piazza Loggia)

Tantissimi anni fa, questa piazza era il centro della vita civile e religiosa, delimitata dalla Cattedrale e dal Palazzo VII Aprile, oggi sede del Consiglio Comunale. Questo palazzo risale al XVI secolo e fu chiamato così dopo il 1860, in ricordo dell’insurrezione popolare contro i Borboni. La cattedrale fu edificata in periodo normanno, ed è dedicata a San Tommaso di Canterbury; essa custodisce molte sculture e molti dipinti, ed ha una facciata in tufo arricchita da statue. Questa facciata si sviluppa in due ordini: la parte inferiore è manieristico-barocca, mentre la parte superiore è di epoca successiva. L’interno è a pianta basilicale con transetto e si divide in tre navate da sedici colonne di marmo.
In un edificio dell’800, annesso alla chiesa madre, si trova il Museo degli Arazzi fiamminghi: unico nel suo genere in Sicilia. La collezione include otto grandi arazzi fiamminghi, risalenti alla seconda metà del 16° secolo, che vennero donati dal re di Spagna Filippo II al marsalese Antonio Lombardo, vescovo di Messina. Questi arazzi raffigurano scene della guerra romano-giudaica (66-67 d.C.).

  • La Fontana del Vino

La Fontana del Vino è una scultura in bronzo che rappresenta una baccante e un asino scalciante, ad indicare Marsala città del Vino. La statua rappresenta infatti l’attività lavorativa primaria di Marsala, ed è di Salvatore Fiume, che intendeva evidenziare l’aspetto culturale e sociale di Marsala, raffigurando il lavoro del contadino. L’asinello è il simbolo del lavoro a Marsala, e la fontana del vino simboleggia l’opulenza della terra siciliana.

  • Il Porto di Marsala

Nel 1816 Woodhouse fece costruire un lungo molo vicino al porto di Marsala, oggi commerciale e peschereccio e punto di partenza per motonavi e aliscafi che raggiungono le vicine Isole Egadi (Favignana, Levanzo e Marettimo).

Piazza Repubblica Marsala
Piazza Repubblica e Duomo di Marsala
Fontana Vino Marsala
Fontana del Vino nel centro di Marsala

Cosa vedere nei dintorni di Marsala

Tutto il territorio intorno a Marsala è ricco di meraviglie che coinvolgeranno i sensi dell'enoturista. Da visitare nei dintorni di Marsala:

  • La Riserva dello Stagnone

Questa riserva prende il nome dallo “Stagnone”, ossia una laguna compresa tra 4 isole: Mozia, Isola Grande, Schola e Santa Maria. La principale caratteristica della Riserva è la presenza delle Saline, vasche artificiali per l’estrazione del sale, create sotto la dominazione dei Fenici e ancora oggi funzionanti. La Via del Sale porta alle Saline: oggi le saline in funzionamento sono soltanto 4, la superficie è diminuita e la produzione è stata fortemente ridotta, a causa degli alti costi di produzione. Il pompaggio dell’acqua e la macinazione del sale si svolgevano per mezzo dei mulini a vento, ancora oggi conservati: tra i mulini, quello di Ettore Infersa ospita oggi il Museo del Sale.
La Riserva dello Stagnone è un paesaggio splendido, tra mare, isole verdeggianti, canneti, mulini a vento e tramonti.

  • Isola di Mozia (Mothia)

Lungo l’itinerario della Via del Sale, si prosegue verso l’isola di Mozia, una piccola isola in mezzo alla laguna dello Stagnone. Quest’isola si collegava alla terraferma, in origine, con la necropoli di Birgi, lungo una vecchia strada romana oggi sommersa, visibile soltanto con la basa marea.
Mozia è un’antica colonia fenicia fondata nell’8° secolo a.C.: la sua posizione strategica la rese un obiettivo ambito sia dai Cartaginesi che dai Siracusani. E’ proprio per questo motivo che l’isola fu distrutta completamente, per essere riscoperta soltanto alla fine dello scorso secolo.
L’isola di Mozia era una stazione commerciale importante, come punto di attracco per le navi fenicie in rotta nel Mediterraneo. In seguito Mozia fu coinvolta nei contrasti tra Greci e Cartaginesi, e Dionisio il Vecchio, tiranno di Siracusa, assediò la città e pose fine alla sua esistenza. I primi ritrovamenti della città si devono all’inglese Joseph Whitaker, che faceva parte di una famiglia che commerciava vino Marsala.
Mozia è uno scavo archeologico a cielo aperto. Percorrendola si possono vedere i resti della antica città fenicia: resti delle mura di difesa e delle torri di guardia, un piccolo bacino artificiale rettangolare all’epoca probabilmente usato come porto (il Cothon), un santuario a cielo aperto (il Tophet), una necropoli arcaica, la Casa delle Anfore e la Casa dei Mosaici.

Mozia
Resti fenici sull'isola di Mozia
Stagnone
Riserva dello Stagnone situata vicino Marsala

  • Il Museo Whitaker di Mozia

Il museo di Mozia è il primo museo punico siciliano. Fu allestito all’inizio del ventesimo secolo per contenere i reperti trovati dagli scavi di Whitaker. All’interno si trovano iscrizioni, frammenti, terrecotte, vasi e ceramiche, non soltanto risalenti all’epoca dei Fenici, ma anche delle civiltà precedenti. Un grande vanto del museo è il famoso Giovinetto di Mozia, una statua di marmo bianca alta 1,81 metri e probabilmente commissionata da uno dei ricchi abitanti dell’isola. La statua risale al 5° secolo a.C.

  • Le Isole Egadi

Le Egadi sono un arcipelago di tre isole principali: Favignana, Levanzo e Marettimo. Vi sono anche due isole minori, Maraone e Formica. L’arcipelago è a soli 7 km dalla costa di Marsala, dunque è facilmente raggiungibile con traghetti e aliscafi. Le Isole Egadi sono una bellissima meta turistica, con mare cristallino, grotte, baia e la Tonnara. La storia delle Egadi è molto antica: sono state abitate fin dalla preistoria e appartennero alla famiglia Pallavicini-Rusconi fino al 19° secolo, quando poi la proprietà della Tonnara passò ai Florio e in seguito ai Parodi.

  • A Favignana vi sono splendide calette, tra cui Cala Rossa, Cala Azzurra, Lido Burrone, Cala Rotonda e Cala Faraglioni, ma Favignana offre anche molto altro, tra cui escursioni montane e alle grotte, e soprattutto lo Stabilimento Florio: questi stabilimenti delimitano l’ingresso del porto di Favignana, e da lontano si vede subito l’imponente statua di Ignazio Florio in piazza Europa, a testimonianza del passaggio dei famosi industriali siciliani, per lungo tempo padroni dell’isola. I Florio possedevano la più grande flotta mercantile italiana e avevano numerose attività, tra cui la produzione del vino Marsala, e la gestione delle tonnare di Favignana e Formica.
    L’ex stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana è uno tra i più grandi del Mediterraneo, dove s’inventò il sistema di conservazione del tonno sott’olio. Venne acquisito dalla regione nel 1991 e dal 2009 rimane un esempio di archeologia industriale.

Isole Egadi
Isole Egadi situate vicino Marsala
Favignana
Isola di Favignana vicino Marsala

Sparsi per le campagne di Marsala, si trovano anche molti bagli, tipiche costruzioni che ricordano delle città in miniatura; erano antichi centri di attività agricole e artigianali.

Il periodo migliore per visitare Marsala e i suoi dintorni è sicuramente la fine dell’estate, quando il caldo forte inizia a diminuire e permette di visitare le aziende e i loro vigneti, ancora più belli perché più vicini alla vendemmia.

Ti è piaciuto questo articolo? Votalo!

Se l'articolo ti è piaciuto, metti le 5 stelline!

Altri articoli simili a "La strada del Vino di Marsala"

I commenti dei nostri lettori

Aggiungi un commento