Venne scelto un clone nel comune di Costiglione Saluzzo, presso l'azienda Barbero e per la descrizione del vitigno si seguirono le norme indicate da Dalmasso e Cosmo (1952) per le indagini sui vitigni da vino coltivati in Italia. A complemento di tali rilievi, si è ritenuto utile eseguire i rilievi fillometrici proposti da Galet (1952) e da Rodrigues (1952) limitando, per quest'ultimo metodo, le cui modalità d'applicazione sono già state in altra sede scritte (Eynard, 1961), le osservazioni alle foglie del 9° nodo. Com'è noto, i rilievi del Galet si riferiscono ai rapporti fra le lunghezze delle nervature, al rapporto lunghezza-larghezza della foglia, ai rapporti angolari fra le nervature, alla profondità dei seni; tutti questi rapporti sono espressi come medie di dieci valori, trasformate secondo il codice proposto dal Galet stesso.
Germoglio di 10-15 cm
Figura 1: Apice di Quagliano.
Apice: espanso, biancastro con orli terminali con tomento aracnoideo.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): spiegate pagina superiore appena tomentosa, pagina inferiore con tomento aracnoideo, colore della lamina verde chiaro con orli, avvolte, lievemente ramati
Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate; pagina superiore e inferiore con tomento aracnoideo, di color verde chiaro con orli lievemente ramati.
Asse del germoglio: eretto.
Germoglio alla fioritura
Apice: espanso, verde biancastro con tomento aracnoideo.
Foglioline apicali: piegate a gronda la 1a e la 2a; spiegate le altre; pagina superiore con tomento aracnoideo, pagina inferiore vellutata, di colore verde chiaro con orli ramati.
Foglioline basali: spiegate, pagina superiore glabra, pagina inferiore lievemente vellutata, di colore verde chiaro.
Asse del germoglio: eretto o lievemente ricurvo.
Tralcio erbaceo: a sezione quasi circolare, appena angoloso; lenticelle non evidenti; lieve tomento aracnoideo nella parte apicale, poi quasi glabro; colore verde con lievi sfumature rosse, accentuate in corrispondenza dei nodi.
Viticci: bifidi, lunghi, irregolarmente intermittenti, di colore verde con lievi sfumature rosse da un lato.
Infiorescenza: per lo più conica; lunghezza media 10 cm.
Fiore: ermafrodita, per lo più con 5 stami, di colore verde.
Figura 2: Foglia di Quagliano.
Foglia: di grandezza media, pentagonale, quinquelobata; con seno peziolare a lira chiusa, con bordi sovrapposti; seni laterali superiori a lira chiusa con bordi frequentemente sovrapposti, talvolta a V; seni laterali inferiori a V, stretti con bordi paralleli; pagina superiore glabra, di colore verde (357 C.U.C.), con nervature di colore verde più chiaro; pagina inferiore glabra di colore verde chiaro (30 C.U.C.), con piccoli peli corti, diritti e fitti lungo le nervature di 1°, 2° e 3° ordine che son di colore verde chiaro (350 C.U.C.); dal 4° ordine in poi, le nervature non sono più sporgenti; lembo piano, lievemente ondulato, con lobi piani; angolo alla sommità del lobo me diano pressoché retto; nei lobi laterali acuto; dentatura non molto profonda, irregolare, acuta, con base di media larghezza; secondo il metodo Galet la foglia rientrerebbe nel tipo cuneiforme con formula 135-3-46 e seni laterali profondi da 54 a 63; la superficie media è di cm² 333, corrispondenti alla cifra 6 del codice, ma tale dato è ovviamente assai variabile (dal 5 all'8).
Picciolo: non molto lungo, da medio a grosso, glabro, di colore verde con sfumature rosse; sezione trasversale con canale poco evidente.
Colorazione autunnale: gialliccia, defogliazione tardiva (metà Novembre).
Figura 3: Grappolo di Quagliano.
Grappolo a maturità industriale: di grandezza media (lunghezza cm 16); di forma quasi conica; alato, piuttosto compatto, con acini serrati, peduncolo di lunghezza media o lunga (cm 6-7), verde, robusto, leggermente lignificato alla base; pedicelli corti, robusti, di colore verde, cercine evidente, tubercolato, verrucoso; pennello molto corto di colore rosato.
Acino: da medio a grande, sferico, regolare, ombelico persistente, buccia sottile ma consistente, pruinosa, di colore blu-nero uniforme, polpa soda, succosa, di sapore semplice, dolce, lievemente acidulo, piacevole; succo incolore.
Vinaccioli: in numero variabile da 1 a 4, per lo più 2, di grandezza media, piriformi, con corpo tondeggiante e becco piuttosto corto.
Tralcio legnoso: da medio a lungo, vigoroso, elastico, poco ramificato, con corteccia aderente, resistente, con scarse lenticelle; tralcio a sezione trasversale circolare, con superficie lievemente striata, glabra, color cannella, più scura in prossimità dei nodi abbastanza pronunciati e lievemente globosi; meritalli medi (cm 11-12); gemme arrotondate, di media grandezza; cercine peziolare sinuoso e lievemente sporgente; diaframma piano-convesso, midollo di colore marrone piuttosto scuro.
Tronco: di medio vigore.