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Lagrein N.

Sinonimi ufficiali

Nome Ampelografico

Lagrein

Fonte

di I. Cosmo e M. Polsinellida "Lagrein", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume I, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1960

Sinonimi (ed eventuali errati)

Lagrain (Goethe, 1876), "Lagarino".

Scheda ampelografica

Descrizione Ampelografica

La descrizione di questo vitigno è stata effettuata su di un clone esistente presso la Stazione Sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano. I caratteri ivi rilevati sono stati posti a confronto con quelli riscontrati sul "Lagrein" coltivato in provincia di Trento (Sarche, Villazzano, Lavis, Trento, S. Michele) e di Bolzano (Terlano, Bolzano).
Germoglio di 10-20 cm
Figura 1: Apice di Lagrein. Apice: espanso, cotonoso, biancastro con sfumature rosa.
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): spiegate, cotonosa di sopra la 1a, meno tomentose le altre due, di color bianco-giallastro o verdastro, talora con orli rosati.
Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate, ondulate, quasi glabre o aracnoidee superiormente, sublanugginose inferiormente, seno peziolare chiuso.
Asse del germoglio: curvo.
Germoglio alla fioritura
Apice: di forma media, lanugginoso, bianco verdastro.
Foglioline apicali: spiegate, cotonosa la 1a, lanugginose le altre, di colore verde biancastro con riflessi dorati, trilobate.
Foglioline basali: spiegate, aracnoidee superiormente, sublanugginose inferiormente, di color verde dorato, trilobate.
Asse del germoglio: curvo a pastorale.
Tralcio erbaceo: di sezione trasversale circolare o un po' ellittici, con superficie liscia, glabra, di colore verde e marrone da un lato.
Viticci: bifidi e trifidi, intermittenti, formula (1-2-0-1-2-0).
Infiorescenza: piramidale, corta (10 cm circa).
Fiore: ermafrodita; è stato anche dato come staminifero (Danieli, 1952 e Rigotti, 1955); ma in prove compiute a Conegliano (Cosmo, 1941) è risultato un vitigno autofertile.
Figura 2: Foglia di Lagrein. Foglia: più che media, pentagonale, trilobata; seno peziolare a U-V, seni laterali superiori a V-U poco profondi (talvolta si trovano 2 seni laterali inferiori appena accennati); angolo alla sommità del lobo terminale ottuso; lembo sottile, ondulato, un po' bolloso; lobi poco pronunciati, rivolti in basso; pagina superiore glabra, opaca, di color verde scuro, pagina inferiore verde chiaro, con radi peli; nervature verdi, sporgenti quelle di 1°-2°-3° ordine. Denti mediamente pronunciati, in due serie un pò irregolari, con margini concavi da un lato.
Picciolo: medio o lungo, di medio spessore, glabro, verde rosato, con canale poco evidente.
Colorazione autunnale delle foglie: rosso-bruna.
Figura 3: Grappolo di Lagrein. Grappolo a maturità industriale: un po' piramidale, talvolta corto (lunghezza 10 cm circa), tozzo e con 1-2 ali, di media compattezza (se non interviene la colatura); peduncolo erbaceo, di lunghezza molto variabile; pedicelli medi, di color verde-rossastro; cercine evidente, verrucoso, di color rosso.
Acino: medio (diametro trasversale mm 14,5), di forma ovoidale, regolare, buccia spessa, consistente, pruinosa, di colore blu-nero distribuito regolarmente; ombelico persistente; polpa molle, sapore neutro, acidulo, succo incolore; pennello corto, rossastro; separazione dell'acino facile.
Vinaccioli: in numero medio di 2-3, mezzani, piriformi.
Tralcio legnoso: lungo, di media robustezza, poco ramificato; sezione trasversale un po' ellittica; superficie striata, glabra, di color grigio-nocciola chiaro non uniforme; nodi di colore più scuro e sporgenti; meritalli di circa 10 cm; gemme coniche, appuntite.
Tronco: robusto.

Fenologia

Condizioni d'osservazione: Si considerano quelle riguardanti la collezione ampelografica della Stazione Sperimentale di Viticoltura e di Enologia di Conegliano, nella quale il clone è stato introdotto.
Ubicazione
Per l'ubicazione, il clima, il terreno, ecc., nonché per le fasi vegetative della vite ed il calendario di maturazione dell'uva, si rimanda ad una delle seguenti monografie ampelografiche pubblicate in precedenza: "Tocai friulano", "Riesling italico", "Raboso Piave", "Raboso veronese", "Pinella".
Fenomeni vegetativi
Germogliamento: medio-tardivo.
Fioritura: media.
Invaiatura: media.
Maturazione dell'uva: IV epoca (la quindicina di ottobre).
Caduta delle foglie: tardiva.

Caratteristiche ed Attitudini colturali

Vigoria: buona; viene allevato a pergolato e potato lungo.
Produzione: abbondante, ma non sempre costante, in quanto nelle primavere umide va facilmente soggetto a colatura e filatura.
Posizione del primo germoglio fruttifero: 2°-3° nodo.
Numero medio di infiorescenze per germoglio: 1.
Fertilità delle femminelle: nulla.
Resistenza ai parassiti: appena discreta all'oidio ed alla peronospora; abbastanza resistente al marciume; un po' soggetto agli attacchi di acari.
Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: normale.

Utilizzazione

Esclusivamente per la vinificazione.
Tutti i contenuti di questa sezione sono stati gentilmente forniti dal MIPAAF - Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali