Il vino in Emilia-Romagna, la regione delle grandi Cooperative

L'Emilia-Romagna è una regione estremamente ricca di tradizione sia per le grandi città d'arte, sia per la sua cultura enogastronomica. Suddivisa storicamente in due regioni culturali, Emilia e Romagna, presenta talvolta caratteri molto diversi a seconda del territorio in cui ci si trova.
La produzione vinicola è caratterizzata da varietà e tipologie di vini diversi tra loro ed è la quarta regione per produttività, grazie soprattutto alla presenza delle grandi Cooperative del vino.
Uno sguardo al territorio dell'Emilia-Romagna
Il territorio dell'Emilia-Romagna è in prevalenza pianeggiante, ma le migliori rese dal punto di vista della produzione vinicola si raggiungono nelle zone collinari perché il suolo è fertile, ricco di minerali e composto da ciottoli e argilla rossa, ideali per un drenaggio ottimale.
Le zone pianeggianti sono spesso coperte da una fitta coltre di nebbia che rende il clima troppo umido e quindi non ideale per la viticoltura. Inoltre qui il suolo è di origine alluvionale e pesante, votato quindi alle alte rese.
Il clima è temperato nella maggior parte della regione e mediterraneo solo sulla fascia costiera dal momento che il Mar Adriatico, a causa delle sue dimensioni, non ha la forza di far giungere il proprio influsso nell'entroterra.
Un viaggio alla scoperta dei vini dell'Emilia-Romagna
Per avere la conferma che l'Emilia-Romagna è la patria delle grandi Cooperative basta pensare che una sola di esse ricopre il 45% della produzione vinicola regionale.
Il metodo di coltivazione tradizionale qui è quello chiamato "a palo vivo", in cui le liane della vite si attaccano su un albero vivo che fa da sostegno.
L'estremo ovest incuneato tra Monferrato e Oltrepò Pavese
Questa zona dell'Emilia-Romagna si posiziona a ridosso del Monferrato, con il quale condivide il vitigno della Barbera, e dell'Oltrepò Pavese con cui condivide la Croatina. Nella zona è da mezionare la DOC Colli Piacentini.
La zona centrale del Lambrusco
La zona centrale è la patria del Lambrusco, una famiglia di vitigni autoctoni antichissimi, da cui si ottengono vini leggeri, freschi e frizzanti. Dal Lambrusco si ottengono 7 DOC tra cui di particolare prestigio è il Lambrusco di Sorbara, vino caratterizzato da un colore rubino con toni violetti, leggero e gustoso, di pronta beva e dal profumo di viola e sapore di fragola, ciliegia e lampone.
Nei pressi di Bologna, poi, si produce la DOCG Colli Bolognesi Pignoletto, ottenuta dal vitigno a bacca bianca Pignoletto.
La zona adriatica e i vini delle sabbie
In questa zona, caratterizzata da un suolo a composizione maggiormente sabbiosa, si produce il vino DOCG Albana di Romagna, primo tra i bianchi italiani ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata e Garantita nel 1987. La buccia delle uve Albana rilascia una buona nota tannica e la produzione passita è la più interessante.
I vitigni coltivati in Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna si coltivano sia vitigni a bacca bianca che a bacca nera.
I vitigni a bacca bianca dell'Emilia-Romagna sono:
- Trebbiano;
- Malvasia di Caudia, vinificato frizzante è tradizionalmente abbinato con il Prosciutto di Parma;
- Albana;
- Pignoletto;
- Chardonnay;
- Pagadebit, nome locale per il vitigno Bombino bianco.
I vitigni a bacca nera dell'Emilia-Romagna sono:
- Sangiovese, il vitigno più diffuso in Italia;
- Barbera;
- Lambrusco di Sorbara, Grasparossa, Salamino, Maestri;
- Merlot.
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