Montefalco Green, la nostra esperienza ecosostenibile in Umbria
Esiste un modo per conoscere vini, etichette, denominazioni e cantine in maniera sostenibile per l'ambiente? Ora sì e solo grazie a "Montefalco Green", una lungimirante iniziativa ideata dal Consorzio Tutela Vini Montefalco che è riuscita a coniugare l'attenzione all'ambiente con l'innovazione per determinare una nuova consapevolezza sulle produzioni vitivinicole d'eccellenza proprie del territorio di Montefalco e sulle caratteristiche dei vini che qui hanno origine.
Così nasce il nostro viaggio di due giorni all'insegna dell'enoturismo sostenibile in Umbria a bordo delle "Sagreentino", mini auto e biciclette 100% elettriche che senza inquinare ci hanno permesso di esplorare in lungo e in largo la straordinaria bellezza della zona di Montefalco.
Giorno 1 - In e-bike verso le cantine nei dintorni di Montefalco
Mentre il primo sole della mattina inizia timido a illuminare i tetti di Montefalco, è già tempo di partire. Ad attenderci pazienti troviamo le nostre e-bike Sagreentino: pochi minuti per prendere confidenza e via lungo la discesa che dalla Piazza del Comune di Montefalco ci conduce a Porta la Rocca e al belvedere che si apre di fronte ai nostri occhi. Le e-bike ci permettono di godere della natura circostante, tra il vento del mattino che ci solletica la pelle e il lento risveglio della natura che inesorabile si desta sotto i nostri piedi.
Poche pedalate e un cartello ci indica che siamo arrivati alla Tenuta Romanelli, prima tappa del nostro viaggio.
Tenute Romanelli
Ad accoglierci alla fine di un viale puntellato di ulivi è Devis, la nuova generazione della famiglia Romanelli. Scortati dal cagnolino Nerone e da un falco che dall’alto sembra volerci accompagnare tra i vigneti, Devis ci racconta con passione di come è nata l’azienda e del luogo meraviglioso nel quale è incastonata: un'area ventilata al confine con la zona di Foligno che vanta una visuale esclusiva su Assisi e, nei giorni più fortunati, addirittura su Perugia.
La tenuta ha fatto del proprio impegno per la salvaguardia dell'ambiente e della biodiversità il suo stendardo: è infatti dal 2013 che l’azienda coltiva i suoi 8 ettari di vigneti in maniera del tutto biologica (senza pubblicizzarlo in etichetta, dettaglio più unico che raro). Passeggiando tra i filari Devis ci fa notare sulle foglie di vite il caolino, un trattamento naturale usato in vigneto che riflette il sole e abbassa la temperatura per consentire alla pianta di meno acqua. Qui la coltivazione beneficia del sole, utile alleato delle viti tardive come quelle del Sagrantino.
Ancora con lo sguardo rapito dai colori estivi sprigionati dai vigneti, è tempo di passare all'assaggio di alcuni dei migliori vini di Tenuta Romanelli:
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Le Tese
A farci da apripista è Le Tese, l'interpretazione del Trebbiano Spoletino di Devis e della Tenuta Romanelli: un vino decisamente sorprendente. Frutto di una vendemmia tardiva di fine ottobre, Le Tese sorprende con note affumicate inaspettate. Un vino in grado di regalare opulenza al naso, trasformandosi in un divertente compagno da accostare con salumi e carni. Invecchiato 18 mesi in acciaio e in bottiglia, ci troviamo di fronte un Trebbiano Spoletino di grande struttura che meglio esprime la storia e il territorio umbro; -
Medeo
Prodotto solamente nelle annate eccezionali, Medeo è l'elegante Montefalco Sagrantino dell’azienda. Frutto del terreno calcareo, con il suo intenso colore rubino e il complesso bouquet di frutti di bosco scuri, regala accenni vividi di tabacco, legno e spezie. I tannini ben strutturati ne garantiscono un eccellente potenziale di invecchiamento. Lasciato riposare nelle bucce per quasi due mesi, dopo la vendemmia matura per circa due anni in botte di rovere francese e poi custodito in bottiglia per altri 18 mesi prima di essere commercializzato. Un vino importante, per chi lo degusta ma anche per la cantina stessa: Medeo, infatti, era il soprannome di Amedeo Romanelli, il primo a produrre vino nella famiglia; -
Terra Cupa
Stesse uve del Medeo, risultato diverso (ugualmente apprezzabile): Terra Cupa è un altro straordinario Sagrantino della Tenuta Romanelli. Dal colore rosso rubino intenso e impreziosito da riflessi tendenti al granato, si fa apprezzare grazie a eleganti toni fruttati dove distintamente riconosciamo note di mora e prugna, oltre a sentori di legno dolce dal retrogusto balsamico.
Persi in una piacevole chiaccherata che sa di familiare, è (purtroppo) il momento di andare. Salutato Devis, Nerone e la Tenuta Romanelli, torniamo in sella delle nostre e-bike Sagreentino. Questa volta il percorso che ci aspetta è più lungo ma sappiamo che la fatica verrà ripagata. Seguendo il sinuoso cammino del fiume Teverone, accarezziamo le mura della cittadina di Bevagna e ci lasciamo guidare da sterminati campi di girasoli: è o non è questo il colore dell'Umbria? Tra una pedalata e l'altra siamo arrivati a destinazione: la Fonte ci aspetta!
La Fonte
La Fonte ci accoglie in una vetrata vista vigneti dove il profumo della lavanda fa da accompagnamento olfattivo alle note di jazz che riempiono l'aria e rendono ancora più magica l'atmosfera. Potendo vantare circa 25 ettari, la cantina da oltre 13 anni è affidata alle cure dei fratelli Giulia e Francesco Trabalza Marinucci. Ed è proprio Francesco ad accompagnarci in un viaggio alla scoperta dei vini dell'azienda, gemmati da un fresco accompagnamento culinario proveniente dal proprio orto:
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Amorosa
Un rosato che conquista gli occhi con il suo vivace colore e allieta il palato con un gusto rinfrescante. 70% Sangiovese e 30% Cabernet Sauvignon, Amorosa presenta note di fragole selvatiche e sfumature floreali, rendendolo un perfetto vino da sorseggiare al tramonto d'estate. Una fresca accoglienza che viene accompagnata da una bruschetta con olio e pomodori, rigorosamente provenienti dall'orto della cantina; -
Patafì
Prodotto con uve grechetto e trebbiano, un vino bianco dal colore paglierino chiaro che accoglie il palato con un bouquet di fiori bianchi e agrumi, offrendo un gusto croccante e armonioso; -
Bevenato
Omaggio al nome degli abitanti della vicina cittadina di Bevagna, è un 100% Trebbiano Spoletino prodotto con bottiglie numerate (noi abbiamo avuto il piacere di degustare la 933 di 2273). Un vino di un intenso colore giallo oro brillante che offre chiari sentori di miele, frutta gialla matura. Noi accogliamo il consiglio di Francesco e lo facciamo evolvere nel bicchiere per sorprenderci poi ad ogni sorso; -
Collefreddo
Blend di Sangiovese, Sagrantino e di altre uve rosse locali, il Montefalco Rosso Collefreddo deve il nome alla collina sulla quale sorgono le vigne e vanta complessità ed eleganza. Il suo colore rosso rubino, regala un aroma intenso di frutti rossi ed è in grado di esaltare il tagliere con lonzino, ciauscolo, prosciutto di Norcia che La Fonte ci offre in accompagnamento: che dire? Un matrimonio perfetto!
Mentre ci godiamo il panorama seguendo con lo sguardo il profilo del campanile della Chiesa di San Michele Arcangelo di Bevagna che svetta all'orizzonte, ci rendiamo conto che è proprio il tempo di andare. Ripreso il cammino, torniamo in sella delle nostre e-bike Sagreentino: poche pedalate ci separano dalla nostra prossima tappa e un lungo viale di cipressi ci avvisa che siamo arrivati a Colsanto.
Colsanto
Immersa in uno splendido paesaggio umbro, Colsanto ci accoglie con l'entusiasmo contagioso di Lamyae, la nostra simpatica guida che ci accompagna nell'azienda di proprietà Livon, famiglia nota per la produzione di vini bianchi friuliani ma che dal 2001 ha (pre)scelto l'Umbria per dare vita a rossi di grande carattere. Sospinti dal fervore di Lamyae e con lo sguardo rapito dalla bellezza del ventaglio di 16 ettari di vigneti (di cui 7 dedicati all'uva Sagrantino) che circondano Colsanto, ci accomodiamo per la degustazione durante la quale Lamyae ci propone una verticale del Cantaluce, il camaleontico Trebbiano Spoletino dell'azienda nonché l'unico vino bianco prodotto da Colsanto.
Nelle sue diverse annate proposte (2017, 2018, 2019) il Cantaluce ci conquista con il suo colore paglierino carico che varia pur non mancando di intensità. Al naso il bouquet di frutta matura, quasi candita, e di fiori bianchi la fanno da padrone. Al palato rivela una piacevole freschezza e una lunga persistenza: un vino che rispecchia l'amore e l'impegno di Colsanto nel valorizzare le varietà autoctone dell'Umbria.
Dopo un tripudio di nuance di giallo paglierino che non pensavamo potesse esistere, è il turno del vino che ha spinto la famiglia Livon a dare vita a Colsanto: il Montefalco Sagrantino DOCG. Presentandosi con un colore rosso rubino profondo e un'intensa complessità aromatica, il vino al naso lascia emergere note di frutti di bosco maturi, spezie e tabacco. Al palato è avvolgente e potente, con tannini solidi ma vellutati che lo rendono elegante. L'annata 2016 da noi degustata dimostra una personalità vibrante, ideale per accompagnare piatti di pasta e carni bianche.
Ma il tempo, si sa, è spesso tiranno e decide di scorrere più veloce proprio quando lo si vorrebbe fermare. E' quindi ora di ripartire e il primo giorno del nostro affascinante viaggio sull'itinerario Montefalco Green ci porta alla sua conclusione verso Cantine Briziarelli.
Cantine Briziarelli
Nate dall'intuizione di Pio Briziarelli, fondatore delle Fornaci Briziarelli, la cantina vede la sua nascita nel 2000 a seguito della scelta della famiglia di investire nel territorio di Montefalco con un nuovo progetto. Ad accoglierci troviamo Giorgia che ci accompagna in una sala degustazione con affaccio sconfinato sui vigneti dell'azienda. Da essa non è certo difficile lasciarsi trasportare in un viaggio (quasi) onirico alla volta di alcuni dei migliori vini dell'azienda:
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Affabile Bianco
Un vino che cattura immediatamente l'attenzione con la sua eleganza e struttura. Ottenuto al 100% da viognier, un vitigno di origine francese, L'Affabile Bianco si presenta al naso con un bouquet agrumato e profumi di fiore d'acanto. Un compagno ideale per piatti a base di pesce grazie ad una piacevole freschezza che lo rende perfetto per i momenti conviviali; -
Anthaia
Un rosato a base Sagrantino (85% Sagrantino e 15% Sangiovese) che si caratterizza per i suoi sentori di fragoline di bosco. L'incredibile equilibrio tra le due varietà di uve che lo compongono conferisce ad Anthaia una piacevole freschezza e una pienezza di aromi. Perfetto con taglieri di salumi e formaggi; -
Rosso Mattone
Di grande carisma e personalità, il Rosso Mattone è composto da uve Sangiovese e Sagrantino. Si tratta dell'etichetta più rappresentativa dell'azienda che sottolinea l'impegno di Cantine Briziarelli nella produzione del Montefalco Rosso Riserva. Un omaggio ai mattoni, primi protagonisti dell'azienda. Perfetto in abbinamento con tagliatelle al tartufo; -
Montefalco Sagrantino
Il Montefalco Sagrantino 2018 è la vera espressione della filosofia "Less is More". Con una gradazione alcolica di 15°, questo vino vanta un carattere docile grazie a un contatto più contenuto tra bucce e mosto. Il tannino risulta meno spiccato, rendendo il Sagrantino più accessibile anche ai palati meno avvezzi a questa varietà intensa. Con almeno 6 mesi di affinamento in bottiglia, il Montefalco Sagrantino 2018 di Cantine Briziarelli mantiene le caratteristiche di base di questo vitigno autoctono, offrendo una degustazione unica e appagante.
Ed è proprio a questo punto, dopo aver sorseggiato l'ultima goccia di Sagrantino e aver toccato qualcosa che sa profondamente di felicità, non resta che lasciarci alle spalle anche Cantine Briziarelli e rimetterci in marcia verso la "Ringhiera dell'Umbria" che questa mattina ci ha visto partire. Il tragitto verso Montefalco non è breve, ma le gambe sono inspiegabilmente leggere e la spinta ci sembra arrivare da dentro (e dalla pedalata assistita delle nostre fedeli e-bike Sagreentino, intendiamoci): a riportarci al punto di partenza è la voglia di prendere parte a un enoturismo sostenibile che ora, per la prima volta, ci sembra davvero possibile.
Non ci resta che lasciarci cullare da questa consapevolezza e pensare al giorno successivo, quando a bordo delle minicar AMI Sagreentino il nostro viaggio all'insegna del green e della sostenibilità riprenderà: stay tuned!
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