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L'accoglienza in Alto Adige per gli amanti del vino

13 Luglio 2016
L'accoglienza in Alto Adige per gli amanti del vino
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Il Südtirol è da sempre terra di vino, tradizione enogastronomica e socialità.

L'Alto Adige rappresenta infatti la patria indiscussa dei vini bianchi dal carattere fresco e aromatico, non disdegnando però la produzione di ottimi Rossi, della tradizione gastronomica e della declinazione sempre nuova dei vitigni autoctoni. Tuttavia, il tratto più distintivo di questa regione vinicola sta proprio nella ricerca di ogni produttore di una socialità e di uno stare insieme che ha come obiettivo la perdita dell'individualità e punta sempre alla ricerca della qualità.

Non è un caso, infatti, che il panorama enologico altoatesino sia caratterizzato dalle Cantine Sociali: tante realtà cooperative che fondano la propria produzione sulla qualità piuttosto che sulla quantità e lavorano assieme al fine di regalare ai consumatori un prodotto d'eccellenza che rispecchi alla perfezione il terroir da cui provengono.

Tradizione, vino, gastronomia d'eccellenza e socialità nel rispetto dell'identità del singolo. Gli ingredienti ci sono già tutti, mancava solo l'idea di unirli in un progetto corale che comprendesse un modo nuovo di raccontare e raccontarsi a chi altoatesino non è.

Il progetto di accoglienza per gli amanti del vino

A partire da quest'anno l'Alto Adige si è fatta protagonista di un progetto volto alla valorizzazione dell'enoturismo per guidare addetti ai lavori, appassionati di vino e turisti occasionali alla scoperta del ricco patrimonio vitivinicolo e gastronomico della regione.

Tutto ciò si è concretizzato nella creazione del circuito di 29 alberghi uniti sotto il brand Vinum Hotels. Posizionati nelle sette zone di produzione altoatesine, si propongono di guidare l'appassionato, così come il turista enogastronomico occasionale, in un viaggio alla scoperta del vino e della cultura enologica, all'insegna di degustazioni, visite guidate in vigna e cantina, workshops e seminari. Il tutto accompagnato da un'offerta gastronomica di alto livello abbinata ai vini del territorio al fine di regalare un'esperienza unica nel suo genere.

A conferire ancora più valore all'iniziativa, va menzionato che la maggior parte degli albergatori del circuito sono esperti vignaioli con una lunga esperienza sul campo: nessuno più di loro, dunque, può raccontare la terra e gli uomini che ogni giorno, da secoli, lavorano in vigna e cantina trasformando sapientemente l'uva in vino.

L'Alto Adige: le zone vinicole e i loro vitigni

La varietà di altitudini, microclimi e terreni, permette all'Alto Adige una produzione di vini variegata e interessante, tradizionale, ma sempre aperta alla sperimentazione.

A sud la Bassa Atesina con le sue temperature miti e accoglienti lascia ampio spazio a Cabernet Sauvignon, Müller Thurgau e Pinot Nero mentre a Termeno regna sovrano il Gewürtztraminer.
A ovest, nel cuore dell'Oltradige, patria di palazzi signorili e castelli, la produzione si concentra attorno al Lago di Caldaro con il vitigno rosso altoatesino Schiava, e i bianchi Pinot Bianco e Chardonnay.
Bolzano e il suo morbido paesaggio collinare, invece, sono la dimora di grandi vitigni autoctoni come Santa Maddalena "classico" e Lagrein mentre a ovest la Val d'Adige con i suoi meleti è la culla di Bianchi dalla grande mineralità e vitigni come Pinot Bianco, Pinot Grigio e Chardonnay. Da non dimenticare poi, la Valle Isarco con i suoi famosi Bianchi freschissimi provenienti da vitigni come Müller Thurgau, Sylvaner, Kerner e Riesling. Un'esplosione di profumi, sapori e colori tutta da scoprire.

Foto di: IDM Südtirol – Alto Adige/Clemens Zahn

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