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Il vino italiano in Vietnam

14 Febbraio 2020
Il vino italiano in Vietnam
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Da l'Enologo - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani

Il Vietnam è una delle economie con la più rapida crescita nel mondo, alimentata da un sostenuto flusso di investimenti diretti esteri attratti dal basso costo della manodopera, mediamente giovane e ben istruita, da una posizione geografica ideale, e da un contesto socio-politico stabile e favorevole. Circa 97 milioni di abitanti di cui il 70% ha meno di 35 anni.

Esiste una classe media emergente, che attualmente è stimata pari al 13% della popolazione. Nel 2018 il valore del PIL ha superato i 240 miliardi di USD. Il PIL pro-capite è aumentato del 7,9% rispetto al 2017 portandosi a 2.492 USD. La crescita del PIL in termini reali è stata pari al 7,1%, la piu` alta crescita registrata dal 2011.

In questo contesto economico congiunturale di rapido sviluppo ed espansione dei consumi, nel 2018 le importazioni globali di vino del Vietnam sono state pari a 74,5 milioni di euro, confermando però la tendenza a diminuire che sta segnando negli ultimi anni. Ciononostante, le importazioni di vino dall'Italia registrano dal 2013 una crescita media annua del 34,5%, raggiungendo nel 2018 il valore record di 11,5 milioni di euro (+33% rispetto al 2017) e rafforzando la quota di mercato del nostro Paese al 15,5% quale 3° fornitore del Vietnam dopo Francia e Cile.

Il vino in Vietnam è ancora un bene di lusso

Il consumo del vino in Vietnam, se paragonato alla birra e ai superalcolici, è ancora in una fase incipiente nel conquistare le preferenze dei consumatori. Il vino si colloca nella fascia dei beni di lusso e la relativa domanda aumenta nei periodi di festa, in particolar modo tra gennaio e febbraio quando ricorre il TET ossia il Capodanno lunare vietnamita.
Cresce anche con il crescere del flusso turistico che attualmente ha superato i 15 milioni di visitatori l’anno. Inoltre, i consumatori stanno gradualmente spostando la loro preferenza dai vini del cosiddetto “New World” a quelli del “Old World”.

Si deve fare rilevare anche una differenza di comportamento al consumo per territorio. I consumatori del Nord, concentrati nella capitale Hanoi, seguono i trend, hanno una grande attenzione per il packaging - specialmente quando il vino viene acquistato per un regalo – e dimostrano di avere una discreta conoscenza dei vari brand.
Nel Centro del Paese, invece, i consumatori sono ancora abbastanza conservatori e poco curiosi verso i nuovi prodotti proposti sul mercato. Infine, nel Sud, e soprattutto a Hochiminh City, troviamo consumatori e clientela più dinamica e aperta alle novità, con una diffusa conoscenza dei brand e dei tipi di vino presenti sul mercato.

Il vino italiano in Vietnam
In Vietnam il vino è ancora visto come un bene di lusso

Il vino in Vietman: Toscana e Veneto ai primi posti

Per quanto riguarda la composizione dei vini italiani importati in Vietnam, l'86% è costituito da fermi e frizzanti imbottigliati, mentre il 10% dagli spumanti. I preferiti sono i rossi ad alta gradazione alcolica, primo fra tutti l'Amarone, poi il Brunello di Montalcino e i Supertuscan.

Grande successo del Prosecco, il cui consumo negli ultimi anni sta crescendo notevolmente anche grazie al diffondersi della moda dello spritz nei bar vietnamiti. Toscana e Veneto al momento guidano il mercato, ma bene fanno anche la Sicilia con il Nero d'Avola e il Piemonte con il Barolo. Stanno emergendo la Puglia con il Primitivo e l'Abruzzo con il Montepulciano. Quasi tutti i grandi marchi italiani sono presenti sul mercato.

Il successo del vino italiano in Vietnam viene favorito dall'aumento del reddito disponibile, dal rapido processo di occidentalizzazione dei consumi e dalla crescita dei flussi turistici. Tuttavia, il Vietnam rimane un mercato altamente competitivo, dove è ancora difficile costruire una base di clienti fedeli e dove l’elevata tassazione costituisce un freno all’espansione della domanda (50% dazi all'importazione, 35% tassa speciale sul consumo e 10% IVA).

Con l'entrata in vigore dell'Accordo di Libero Scambio tra UE e Vietnam, prevista per il 2020, si avrà una progressiva riduzione in 7 anni dei dazi all'importazione dal 50% a 0%.

Da l'Enologo - Mensile dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani

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