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Quale birra abbinare al burger vegetale

27 Marzo 2019
Quale birra abbinare al burger vegetale
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di Gina Di Benedetto - Chef Vegetale

Solo qualche giorno fa, il 13 marzo, ero a Senarica, un borgo posizionato su uno sperone di roccia a picco sulle gole del fiume Vomano, immerso nel verde dei boschi all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

In questa bellissima cornice montana nasce un birrificio, “La casa di cura”.

Una domanda nasce spontanea: come si può installare un birrificio in un posto che proprio comodo non è (strade di montagna, neve e terremoto, spopolamento dagli anni 70...)? E soprattutto... a chi è venuto in mente?

“La casa di cura” è nata il 13 marzo del 2013 (straordinaria coincidenza con il giorno della mia visita...) grazie a tre amici, Tonino, Alfredo e Loreto, che si sono messi a tavolino e hanno saputo coronare un progetto ambizioso. E hanno trasformato un vecchio confettificio, di proprietà di Tonino, in un birrificio dal nome fantasioso e particolare: poi è seguita tutta la filosofia, le etichette, le birre e tutto ciò che ruota intorno. Come posso descrivere il profumo del mosto in caldaia e la cottura del luppolo… il luppolo, quel rampicante magico che serve per dare il gusto amaro e caratterizza con il suo aroma. Sentori erbacei di cereali fermentati, un inebriante luppolo in cottura: non esistono descrittori abbastanza efficaci per rendere il profumo del buono. E ancora più affascinata sono rimasta quando mi hanno mostrato il loro orto botanico che si trova proprio adiacente alla struttura, dove coltivano erbe aromatiche che poi utilizzano per impreziosire le loro birre.

Mosto caldaia
Mosto in caldaia
Luppolo
Rampicante del luppolo

Molteplici gli ingredienti che vanno a formare la birra, ma l’acqua è l'ingrediente principale, fino al 90% sul prodotto finale. “La casa di Cura” utilizza l’acqua della sorgente Mercurio che nasce a 1759 mt di altezza, ricca di minerali, non clorata, con bassa durezza e povera di calcare.

Tra le molteplici birre, dalla TSO IPA alla Flebo (una brown ale in stile anglosassone), ho scelto la doppia Neuro, ispirata alle versioni americane delle Imperial Stout.

Abbinamento birra "doppia Neuro" - burger vegetale

La doppia Neuro, sorella maggiore della Neuro (una Irish Dry Stout di 5 gradi alcolici), è ispirata alle interpretazioni americane di questo stile, ed è realizzata utilizzando, in amaro, il luppolo Chinook made in Usa e malti scuri continentali. La doppia Neuro ha un grado alcolico di 10% vol e IBU 49. Birra corposa e intensa, complessa nella qualità dei profumi,

Birre casa di Cura
Birre del birrificio La Casa di Cura

rilascia al naso note vegetali e balsamiche del luppolo, sentori speziati di liquirizia e caffè. Questa Imperial Stout si presenta nel bicchiere in tutto il suo colore nero impenetrabile ed una folta schiuma compatta, in bocca si percepiscono le classiche note torrefatte delle stout ed il carattere amaro della luppolatura americana che arriva pungente e ti colpisce insieme ai 10 gradi alcolici non troppo nascosti.

A fianco della doppia Neuro ho messo il mio big burger, completamente vegetale, con sapore predominante della testa del porcino alla piastra: insieme hanno creato un momento di gusto indimenticabile.

La semplicità degli elementi del mio burger vegetale e la sua capacità di nutrimento fanno sì che vale da solo come un lauto pasto e potrebbe diventare per molti il piatto principale di un'uscita serale.

In questo abbinamento il tasso alcolico superiore alle classiche birre e l'amaro dominante fanno sì che la "doppia Neuro" sia il nettare giusto per accompagnare il burger vegetale, creando un sodalizio che potrebbe restare nella memoria di una serata di svago e di relax. 

Ricetta del big burger vegetale con porcino

Ingredienti per 4 burger

400 g di ceci cotti
180 g di cime di rapa cotte
1 cucchiaio di olio evo
1 cipolla di Tropea finemente tritata
3 cucchiai di farina fioretto
2 cucchiai di semi di lino macinati
2 cucchiai di pasta di verdure
1 cucchiaio di salsa di soia
1 cucchiaino di noce moscata
1 cucchiaino di cipolla in polvere
sale e pepe qb.

Burger vegetale
Il big burger vegetale

Procedimento

Cuocere i ceci , soffriggere nel frattempo la cipolla, cuocere le cime di rapa. Nel blender frullare i legumi e la cipolla fino a quando non diventa un purè.

Assemblare in una bowl abbastanza capiente le cime di rapa, in precedenza sminuzzate al coltello, la farina di fioretto, i semi di lino macinati, la pasta di verdure... e tutti gli altri ingredienti, fino a quando non si è formato un impasto morbido e appiccicoso. Coprite la bowl e lasciarla in frigo tutta la notte.

Formare dei burger come più desiderate.

Scaldare una padella con un filo di olio evo e scottate su entrambe i lati per 3-4 minuti, mi piace coprire la padella sul secondo lato per aiutare a cucinarlo meglio e più velocemente.

Trasferire tutto su una teglia con carta da formo e lasciare riposare i burger in forno al caldo nel frattempo preparate salse e verdure che faranno parte del vostro big burger veg.

In questo mega panino ho inserito una testa di porcino alla piastra.

E' arrivato il momento di assemblare come più è di vostro gradimento: maionese, ketchup, insalatine, cipolla.

Ricordatevi di scaldare il panino al forno o sopra la griglia.

di Gina Di Benedetto - Chef Vegetale

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